Come fare lo yogurt. Antica e lontana è l'origine dello yogurt che deve il suo nome al termine turco "yogurmak" che significa "mescolare". Fenici, Greci, Egizi e Romani loutilizzavano in vari modi nella loro cucina abbinandolo a piatti sia dolci che salati. Ma anche come cura per l'insonnia e la tubercolosi, come aiuto per la rigenerazione del sangue, un elisir di lunga vita, sosteneva Ilya Ilyich Mechnikov, un microbiologo russo, che pensava che allo yogurt andasse il merito dalla longevità delle popolazioni bulgare che da sempre ne facevano largo consumo. Isolò così il Lactobacillus bulgaricus , uno dei batteri responsabili della fermentazione del latte. Ritenendolo essenziale per la salute, convinse l'imprenditore Isaac Carasso a sviluppare le tecnologie industriali necessarie per la produzione dello yogurt. Fu così che nel 1919 Carasso realizzò a Barcellona il primo stabilimento commerciale per la produzione di questo alimento, la "Danone".
La cucina economica vi insegna come fare lo
yogurt bianco, senza yogurtiera3-4 vasetti di yogurt naturale o una bustina di fermenti liofilizzati
Procedimento
Versare il latte in una pentola e scaldare, ma non troppo, perchè la temperatura non dovrebbe superare i 40°. Aggiungere il contenuto della bustina di fermenti liofilizzati o 2-3 vasetti di yogurt naturale, per litro di latte e a temperatura ambiente. Sbattere con un frullino, amalgamando bene gli ingredienti, e facendo attenzione alla formazione di grumi. Questa è la parte più delicata della preparazione che deve mantenere il composto alla temperatura costante di 40°, per consentirne la fermentazione. Per ottenere ciò potrete seguire vari metodi: mettendo il contenitore a bagnomaria e controllandone periodicamente la temperatura dell'acqua che deve essere costante (sempre intorno ai 40°). Se l'acqua si raffredda troppo, riscaldarla brevemente. Dopo circa 6 ore di riposo, il composto comincerà ad addensarsi. Altrimenti in forno: coprire la pentola dove si è scaldato il latte e i fermenti e lasciarla in forno appena tiepido tutta la notte, oppure in forno con la lampadina accesa. Prestare molta attenzione alla temperatura del forno che deve essere proprio appena tiepido. Oppure avvolgendo la pentola, il metodo più antico: coprire la pentola dove si è scaldato il latte con un panno di lana almeno per tutta la notte, riporla in un luogo caldo o vicino ad una fonte di calore. Al termine del tempo di fermentazione, quando si vede che lo yogurt è compatto, setacciarlo con un colino e conservarlo in frigo in vasetti monoporzione.