Magazine Per Lei
Come inviare il proprio manoscritto alle case editrici
Creato il 28 novembre 2011 da Simona GiorginoOggi ho deciso di scrivere un post utile. Ebbene sì.
Il fatto è che ieri sera mi sono impelagata nell'ardua impresa di realizzare il giochino dei 7 post, e al punto "Il tuo post più utile" mi sono resa conto di quanto i miei post siano (quasi) tutti privi di utilità. Bene bene, ragazzi, aprite bene gli occhiucci perché non è cosa di tutti i giorni leggere un post "serio" da questa parti... Approfittatene!
Inoltre, l'idea mi è venuta anche per una nuova follower che mi ha chiesto un consiglio su come inviare il suo romanzo chiuso nel cassetto alle case editrici, e in lei mi sono rivista io stessa qualche mese fa, quando anch'io mi appropinquavo a inviare il mio libro in giro!
Ero inesperta, non sapevo come muovermi e se sono riuscita a fare qualcosa è stato proprio perché mi sono informata in giro sul web, ho letto forum, blog, articoli e, soprattutto, le esperienze altrui. Oggi pubblico quindi la mia esperienza in modo che qualcun altro - come me qualche mese fa - possa trovarvi utilità e trarne vantaggiosi consigli. (Poi riproponetemi il giochino dei 7 post così avrò qualcosa da rispondere al punto "Il mio post più utile", grazie :p)
Prima di iniziare, inoltre, ci tengo assolutamente a precisare (qualora qualcuno andasse a pensare che sono un'esperta scienziata dotata di un altissimo quoziente intellettivo - ehi, perché quelle facce??? :p) che con questo post intendo solo fornire la mia esperienza personale, nè più nè meno. Come muoversi, dunque, quando ci si affaccia per la prima volta sul mondo dell'editoria?
Ci si sente completamente persi, non si sa dove si deve andare a parare, da dove incominciare, se mettere le mani sulla tastiera del computer o tra i capelli. Insomma, ci si sente completamente smarriti.
Hai, dunque, scritto un libro. Lo hai finalmente terminato, lo hai rivisto, lo hai riletto, hai corretto eventuali errori, lo hai lasciato "riposare" (è opinione diffusa quella di lasciar riposare il proprio lavoro per un pò di tempo, anche un mese, per staccare un pò e riprenderlo più in là, a mente fresca. In questo modo, si guarderà al romanzo in maniera più lucida, insomma col famoso senno di poi! - Se poi sei proprio impaziente di inviarlo, chissenefrega di lasciarlo riposare, se sei abbastanza convinto che vada già bene così, invialo!), lo hai fatto leggere a qualcuno per avere delle opinioni esterne, gli hai dato una forma abbastanza accettabile (impaginazione, divisione per capitoli e via dicendo) e ora sei pronto per il grande passo.
Innanzitutto, chiediti circa i diritti d'autore. Vuoi proteggere il tuo lavoro da eventuali "ladri virtuali"? In che modo puoi farlo?Io l'ho semplicemente inviato alla SIAE pagando il contributo di deposito pari a 130 Euro (sul sito della SIAE è tutto molto chiaro, ti basterà quindi andare su questa pagina). Ci sono altri modi alternativi di farlo (tipo autoinviarsi tramite posta la propria opera. Poi ovviamente lasciala sigillata nella busta - non è che appena ricevi il pacco a casa ti lanci ad aprirlo con tanto di bocca e occhi spalancati. Te lo sei autoinviato, sai benissimo cosa ci hai messo dentro! :p Sarà eventualmente il giudice - nel caso dovessi ritrovarti in un'aula di tribunale - ad aprire il pacco) ma sono metodi controversi e discussi di cui non tutti sembrano fidarsi. Quello più sicuro pare restare sempre il deposito presso SIAE.
Se hai quindi deciso il metodo di protezione dei diritti d'autore e hai provveduto a concludere l'operazione, adesso sei praticamente pronto per inviare l'opera alle case editrici!
Ma... come fare? Sembra facile a dirsi!Quali case editrici? A quante? Come farlo? Per mezzo di un'e-mail o per posta? E che cosa inviare? Il romanzo per intero, solo i primi capitoli, una sinossi?
Innanzitutto, devi fare una ricerca sul web e cercare le case editrici che pubblicano il tuo genere. Se hai scritto un giallo è inutile inviare il romanzo a case editrici che pubblicano solo - per dire - narrativa sentimentale o favole per bambini. Quindi, assicurati di aver fatto bene questa ricerca. I siti delle case editrici sono chiari e molte chiedono esplicitamente di dare un'occhiata ai loro cataloghi per farti un'idea di quello che pubblicano ed evitare, quindi, di inviare un lavoro che non potranno prendere in considerazione proprio perché incompatibile con la loro linea editoriale. Basta una ricerca semplicissima su Google che ti fornisce liste lunghissime di tutte le case editrici presenti sul territorio nazionale e, munito di pazienza, visitare un sito alla volta!
Insomma, dopo aver "studiato" i siti delle case editrici e magari aver preso appunti, apri la tua casella di posta elettronica e inizia a inviare quello che ti richiedono tramite e-mail. Oramai, quasi tutte le case editrici accettano l'invio elettronico, ma resta un numero - seppur limitato - di case editrici che richiedono il tradizionale invio cartaceo. Considerate che io l'ho inviato in formato cartaceo solo a due case editrici a numero, il resto è avvenuto tramite e-mail! Le case editrici indicano la modalità di invio esplicitamente sui loro siti.
Cosa inviare e cosa scrivere nell'e-mail?
Ogni casa editrice, di solito, elenca chiaramente quello che gradisce ricevere insieme al manoscritto inedito. C'è chi chiede un curriculum letterario (un vero e proprio "curriculum" dove spieghi chi sei e le esperienze letterarie che hai avuto - partecipazione a concorsi letterari, pubblicazioni precedenti, ecc.). Io ho abilmente ignorato le case editrici che lo richiedevano perché l'idea di complilare un curriculum letterario mi mandava in tilt. Cosa ci avrei potuto scrivere? Non ho mai pubblicato prima nè ho mai partecipato o vinto un concorso! Fortunatamente ho trovato poche case editrici che lo chiedevano.C'è chi invece ti chiede una biografia raccontata. Non dev'essere lunga, cita solo lo stretto necessario. Raramente, c'è chi chiede una scheda tecnica dell'opera (può anche darsi che ti spieghino loro stessi cosa inserire nella scheda): personaggi, ambientazione, lunghezza, pagine, capitoli, ecc.
E' quasi sempre richiesta, invece, una sinossi (salvo diversa indicazione). Se nel sito non c'è alcun riferimento a quello che devi inviare, tu inseriscici una sinossi di tua iniziativa.Vale la pena spenderci qualche parolina, data la sua importanza. La sinossi è un breve riassunto del libro. Attenzione: non è una quarta di copertina. Qual è la differenza tra i due? In realtà sono due cose completamente diverse, ma una delle differenze maggiori è il destinatario. La quarta di copertina è destinata al pubblico e, per questo motivo, deve incuriosire il lettore e spingerlo a comprare il tuo libro. Per incuriosire il lettore, ovviamente non si deve svelare troppo, ma ci si deve limitare a dare un'idea di quello che è il tema del libro, di cosa si parla, ma lasciando il tutto nelle mani del lettore e della sua immaginazione.Il destinatario della sinossi è invece l'editore, ossia colui che dovrebbe pubblicarti. Lo scopo della sinossi non è quello di incuriosire l'editore. Al contrario, lui ha bisogno di conoscere ogni dettaglio della storia, inclusa la fine, perché ha il diritto di farsi un'idea se valga o meno la pena di investire del tempo sul tuo lavoro e leggere il romanzo per intero. In una quarta di copertina non ti sogneresti mai di svelare il finale del libro. Nella sinossi che invierai all'editore, invece, sei praticamente costretto a farlo! La sinossi non dev'essere lunghissima. Cerca di raccontare l'intera trama del libro in massimo un paio di pagine. Ogni casa editrice riceve un sacco di manoscritti al giorno/al mese e non hanno tutto questo tempo da dedicarti! Partendo da questo presupposto, cerca di concentrarti sulla sinossi, di renderla "attraente" evidenziando, per esempio, qualche aspetto che trovi particolarmente interessante, l'elemento "esotico" del tuo libro, l'elemento originale che potrebbe distinguerlo da tanti altri, e mantieniti sempre entro i limiti delle due paginette. Alla fine della sinossi - laddove la casa editrice non avesse chiesto una scheda tecnica separata - aggiungici, come ho fatto io, qualche informazione circa la lunghezza del romanzo, il numero di pagine, lo stile (per esempio io ho puntualizzato che il romanzo è scritto con un linguaggio ironico, dato che da una sinossi questo non si può ovviamente capire!) e il genere di appartenenza.
Ci possono essere case editrici che chiedono solo le prime dieci pagine o i primi capitoli + la sinossi e che ti chiedono il romanzo in forma intergrale solo se fossero stati incuriositi da questo primo invio.
Per quanto riguarda il formato, non devi preoccupartene. Non so perché, ma io avevo decisamente la fissazione del formato. Credevo di dover inviare il romanzo già nel formato di un libro (A5) e, invece, puoi tranquillamente inviarlo nel tradizionale formato A4, tanto sarà la casa editrice, eventualmente, ad occuparsi dell'impaginazione e di tutto ciò che ne concerne. Al massimo, scrivere in A5 può servirti durante la stesura del romanzo, per capire di quante pagine risulterà il lavoro finale.
Cosa scrivere nel corpo dell'e-mail?
Ovviamente va scritto qualcosa, non invieremo certo solamente gli allegati! Nel corpo dell'e-mail, potresti scriverci una breve (e, ripeto, breve!) presentazione, che di solito ha lo scopo di "presentarti", appunto, e di catturare l'attenzione e la curiosità dell'editore. Nome, cognome, dì brevemente che cosa fai nella vita e spiega cosa stai allegando all'e-mail. Nel menzionare il tuo libro, spiega brevemente di cosa si tratta (per esempio in che genere rientra e se ritieni che il tuo libro abbia un elemento particolare che lo rende interessante, potresti menzionarlo).Non scrivere una presentazione chilometrica, altrimenti rischia di essere cestinata direttamente! Lo stesso vale nel caso in cui ti venisse la brillante idea di "elemosinare" la pubblicazione con frasi del tipo "pubblicare è il mio sogno da sempre, vi prego di prendermi in considerazione" o, nei casi peggiori, "se non mi pubblicate mi taglio le vene" (:D pensate che possa succedere o che sia successo?). Non scrivere neanche cose del tipo "Ho scritto un bellissimo romanzo, molti lo trovano eccellente, bla bla bla". All'editore non gliene po' fregar de meno se i tuoi parenti lo trovano eccellente: è lui che deve valutarlo.
A quante case editrici inviarlo?
Non lo so. Cioè, io sarei portata a dire "invialo a manetta, chissenefrega" (io l'ho inviato a una ventina di case editrici, diluite nei mesi). Tuttavia, mi ricordo di una casa editrice che aveva scritto sul sito qualcosa del tipo "non si accettano opere inviate in valutazione a molte case editrici". Ora, non so come facciano, in caso, ad accorgersi che abbiamo inviato il libro a molte case editrici, ma tant'è.
Insomma, ci siamo. Hai inviato il romanzo a tutte le case editrici che hai selezionato. E ora non ti resta che ASPETTARE. Anzi no, non devi aspettare, devi proprio dimenticarti di aver scritto un libro e di averlo inviato alle case editrici. Fai qualsiasi altra cosa, vai al lavoro, studia, prepara un esame, nutri il tuo cane, vai a correre, curati l'alopecia, alleva i tuoi figli, scrivi un altro libro, fai ciò che vuoi, ma dimenticati di aver inviato il romanzo. E' un consiglio spassionato e lo dico per una semplice ragione: una proposta seria ci mette un pò ad arrivare. Se la tua intenzione è quella di pagare per pubblicare (spero di no, perché è così che si alimenta la parte "marcia" dell'editoria italiana), sappi che, dall'invio del tuo romanzo, non passeranno neanche due settimane che riceverai già le prime proposte di pubblicazione a pagamento: così il tuo sogno non ci mette proprio niente ad essere realizzato, nel giro di un paio di settimane potresti essere già sul mercato, basta sganciare i soldi e il gioco è fatto! Ma non illuderti che dopo così poco tempo possa arrivarti una buona proposta (salvo eccezioni, per carità). E' matematico: una casa editrice riceve un numero elevatissimo di manoscritti al mese e, prima del tuo romanzo, ne saranno arrivati tanti altri. Quindi, a meno che la casa editrice non abbia un organico di migliaia di persone, divoratrici di libri, se ti hanno risposto in una settimana, nella stragrande maggioranza dei casi non hanno neppure aperto il tuo romanzo, ma non l'hanno neppure guardato con il binocolo! Solitamente (ma non voglio farne una verità universale) le "proposte serie" arrivano dopo MESI. E non uno, non due mesi, ma molti di più: in generale, diciamo dai 4 ai 9 mesi. Ecco il motivo per cui ti consiglio di dimenticarti di aver inviato il romanzo. Ogni tanto vai pure a controllare la casella di posta per cestinare le proposte di pubblicazione a pagamento che nel frattempo avrai accumulato, ma a parte questo - anche se, ripeto, non è una verità universale - le proposte serie ci mettono un pò di più ad arrivare! Una casa editrice che non chiede il contributo, che investe sulle opere di tasca propria, ha bisogno di tempo per valutare il manoscritto, quindi di solito una proposta così non può arrivare in poco tempo! Voi buttereste i vostri soldi col primo che capita, senza valutare bene la cosa? Questo richiede più tempo.
Infine, un piccolo appunto. Il consiglio "saggio" per eccellenza è uno solo, e non è il mio, ma dell'opinione pubblica. Se nessuno decide d'investire su di te, se ricevi rifiuti o se non ricevi proprio risposte, probabilmente è il momento di interrogarsi seriamente sulle proprie capacità. E' brutto da dire, è molto brutto, io stessa a queste parole ho sofferto un sacco. Però mi rendo conto che è la verità. Ora penserete che scrivo questo solo perché qualcuno ha deciso d'investire su di me e quindi me ne sono lavata le mani e, in un certo senso, non vi nego che effettivamente un pò una "liberazione" lo è davvero, ma ho inviato anch'io il manoscritto a case editrici free aspettando un responso, mi sono ritrovata anch'io di fronte al dilemma "valgo davvero oppure no?". Se non mi fosse arrivata alcuna proposta di pubblicazione, mi sarei messa l'anima in pace e avrei scritto un romanzo migliore. Credo che, infondo, sia questo l'atteggiamento giusto.
E ora, nell'augurare a voi e a me tanta buona fortuna, vi saluto sperando che il post sia potuto essere d'aiuto a qualcuno! :)
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