io e lo zdoro siamo in un periodo nel quale appena io vado a lavorare, lui torna a casa. ergo: ci vediamo solo la sera, verso le 20.30. questa cosa non è che mi piaccia molto, fa buio prima e saperlo in casa solo soletto a crogiolarsi nel suo (comprensibilissimo) dolore mi fa stare in ansia e piuttosto distratta.
questo per illustrarvi i motivi per cui ho preso le furbissime iniziative di questi due giorni passati.
giorno primo (mercoledì)-col lavoro sono abbastanza avanti, quindi perchè non fare che si sta a casa ad aspettare lo zdoro così si sta insieme e si fa il ragù? inutile dire che MAI tornò più tardi. noia noia noia ragù noia noia e un po’ di depressione. che viene a me se sto a casa da sola, immaginiamoci a lui. ma tant’è.
il giorno secondo (giovedì-ieri)-decido che no, si deve lavorare, ma con un simpatico barbatrucco. vado in giro per veterinari la mattina invece del pomeriggio. dopotutto c’è una zona non battuta che ne ha di aperti. in effetti, lavorare il mattino è la cosa in assoluto più comoda. peccato che o i veterinari in questione operano, oppure hanno orari troppo vari, quindi per beccarli tutti nella stessa zona (e non sprecare tempo e benzina) è meglio il pomeriggio. ma dicevo.avviso lo zdoro che il pomeriggio son a casa, che finalmente staremo un po’ insieme e faremo i biscottini. “ho una riunione alle 4, ma dovrebbe essere veloce“. appunto. arrivo dello zdoro, dopo suddetta riunione veloce e spesetta riparatrice, ore 18.10. poco male, i biscottini siamo riusciti a farli lo stesso.
ledi ouc dev’essere? e ledi ouc sarà.
(nb: domani, sabato, il giorno libero dello zdoro…io lavoro)