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Come mi vogliono, come non sono

Da Bambolediavole @BamboleDiavole

In questi giorni,su face book, mi sono imbattuta in un link che recitava:

Una vera donna ha sempre la casa pulita e in ordine, la cesta della biancheria vuota, non accumula i panni da stirare e ha sempre qualcosa di buono che bolle in pentola. È truccata, ben pettinata, mangia molte verdure ed evita la pizza. Non beve, non dice parolacce e si comporta in modo impeccabile. Copia questo link se anche tu inizi a pensare di essere un uomo”.

Ora, di perle sessiste ricche di stereotipi è pieno ovunque: tv, giornali, internet, ecc..  e la cosa che  purtroppo mi lascia molto perplessa è quanto questi stereotipi siano radicati nella nostra società e in noi e quindi di difficile estirpazione. Frasi del genere, infatti, vengono considerate come battute simpatiche e divertenti,condivise indistintamente sia da uomini che da donne (il link l’ho trovato sulla bacheca di un’amica) per cercare di suscitare ilarità ma in realtà sono pericolose poiché celano dei messaggi dannosi che vengono assorbiti e consolidati nelle menti di un lettore disattento, di un* ragazzin*: la donna perfetta –in questo caso vera- è quella che impersona la regina della casa mentre l’uomo viene identificato come un grandissimo barbaro e grezzo.  

Come mi vogliono, come non sono
Per quanto ,dai misogini sostenitori del patriarcato, l’immagine di una donna regina indiscussa della cucina possa essere nostalgica viviamo in un contesto sociale dove questo ruolo –ma soprattutto questa frase- è antiquato e obsoleto. Non siamo più negli anni 50 dove la più grande aspirazione -indotta- di una donna era essere una perfetta badante,  esistono infatti donne che non soffocano più la loro voglia di essere qualcuno, di lavorare, fare carriera andando così a collidere con l’immagine della serva donna perfetta.

E allora perché troviamo ancora frasi del genere in circolazione?  Perché vengono ancora assegnati dei ruoli?

Le donne che lavorano 8 ore al giorno ,al pari di un uomo,per contribuire al sostegno famigliare:

  • lasciano il cestino del bucato pieno e se ci sono figli probabilmente si troverà anche qualche calzino sporco nel corridoio della loro non perfettissima casa ordinata,
  • non avranno molto tempo per prendere in mano spazzolone e straccio e probabilmente ci sarà qualche macchia sul pavimento della cucina,
  • stireranno la maglietta del figlio la mattina stessa che la dovrà indossare,
  • non sempre avranno il tempo di truccarsi e di essere perfette,
  • imprecheranno e magari passeranno una serata con un’amica in compagnia di pizza e birra,

ma non per questo saranno meno donne di quelle che per indole hanno scelto di dedicarsi alla famiglia.

Definire uomo una donna che non rispetta le regole non scritte della femmina perfetta è un’offesa per entrambi i sessi, in quanto il termine uomo viene utilizzato con una connotazione negativa anche se per quest’ultimo comportamenti del genere vengono giustificati: l’uomo è uomo e quindi libero di esprimersi ruttando ed imprecare a piacimento durante l’esposizione di un concetto affinché possa così dimostrare la propria virilità.

Come mi vogliono, come non sono

La donna invece, che oltre ad avere una carriera ha anche una famiglia viene vista come un qualcosa di negativo, addirittura perde il suo status di donna (nel momento in cui dovesse scegliere la carriera) in quanto vengono a mancare i ruoli e le caratteristiche fondamentali imposti alla sua natura femminile. Qualcuno sostiene a gran voce: “ la dignità della donne si difende non con le marce, ma con vite esemplari e  i sacrifici, guarda caso chi va in strada quel giorno sono prevalentemente donne famose e dello spettacolo. La donna pensi a svolgere degnamente il suo ruolo, di mamma e casalinga, perché da quando ha abdicato a questo, in parte anche giustamente per motivi di entrate finanziarie, la famiglia è andata a rotoli” (link ironico su chi ha pronunciato queste parole)

Come mi vogliono, come non sono
Il compito della donna secondo questi esimi signori qual è? Lo stesso che aveva secoli fa: cucinare, stirare, lavare, spolverare, accudire i bambini, essere sempre incinta del prossimo figlio e stare sempre a casa a disposizione del marito  e  nel momento in cui dovesse venir meno  uno o più di questi punti verrà considerata la colpevole di ogni sciagura, infatti non a caso fu proprio Pandora ad aprire il famoso vaso scatenando sulla faccia della terra ogni tipo di male.

Per fortuna esistono uomini che al giorno d’oggi non sentono la propria virilità minacciata dall’ aiutare in casa, dividendosi equamente i compiti con la propria compagna e che sono ben distanti da quanto scritto qualche rigo più su, spesso però questi vengono quasi nascosti dalla valanga di stereotipi che giornalmente ci assalgono! Pensate alle pubblicità che passano in televisione: donne che puliscono, cucinano, badano ai bambini, donne ammiccanti, sexy … sante e puttane insomma. E l’uomo? Spesso il suo ruolo è quello di   passare per un essere quasi animalesco sempre in preda ai suoi bassi istinti, rare sono infatti le pubblicità che lo ritraggono diversamente.  

La strada da fare purtroppo è ancora tanta, fin quando esisterà il non rispetto per la libertà altrui con l’attribuzione di ruoli sociali, la distinzione per le donne tra sante e puttane e per gli uomini di macho e meno macho, continueremo a subire questo subdolo sessismo che non rappresenta altro che una conseguenza di questi modi di pensare antiquati.  

Un sessismo sottile, subdolo che si va ad insinuare nelle menti dei più giovani creando e rafforzando stereotipi dei quali sinceramente faremo più che volentieri a meno.

Il pericolo e il sessismo che celano piattaforme come facebook non si limitano purtroppo alla frase sopracitata, numerose sono infatti le immagini presenti nei social network che tramite l’utilizzo della ormai ben conosciuta ironia, fomentano odio, violenza, senso di superiorità nei confronti di tutti i colori i quali vengono considerati i deboli della società: donne fatte esplodere,picchiate e insultate nei modi più originali, bambini affetti dalla sindrome di down presi in giro, ironia macabra sulla morte di ragazze poco più che adolescenti, animali fatti a pezzi, ovazioni al razzismo, ecc …

Perciò io voglio gridare il mio BASTA a tutto questo sottile e insidioso sessismo, BASTA a tutto questo ciarpame che viene passato per ironia incompresa, BASTA a tutti quelli che vogliono dirmi come devo essere e cosa devo fare in quanto donna!

E tutti questi miei basta li voglio gridare con il mio bellissimo,scurrile e non curatissimo dito medio mangiucchiato ma adornato sperando che l’aver immortalato un gestaccio non faccia di me una donna finta! 

Come mi vogliono, come non sono

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