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Come morì Pablo Neruda? Si trattò davvero di omicidio?

Creato il 04 dicembre 2011 da Editoredimestesso

Come morì Pablo Neruda? Si trattò davvero di omicidio?Come morì Pablo Neruda? Fu davvero assassinato con un’iniezione letale come sostiene a distanza di 38 anni il suo autista personale? Un giudice valuta la riesumazione del cadavere del Premio Nobel.

L’articolo apparso oggi sul sito del quotidiano El País getta nuove ombre sulla morte del poeta Pablo Neruda sopravvenuta il 23 settembre del 1973, dodici giorni dopo il golpe militare che rovesciò Salvador Allende suo amico personale. Il certificato di morte, infatti, riporta come causa del decesso un cancro alla prostata, di cui da tempo soffriva; tesi sostenuta e confermata ancora oggi dalla Fondazione Pablo Neruda.

Di tutt’altro avviso, invece, è Manuel del Carmen Araya Osorio, l’autista personale del poeta durante il suo ultimo anno di vita, che a distanza di 38 anni ne denuncia l’omicidio. Il movente sarebbe politico, il mandante la dittatura di Augusto Pinochet, l’arma un’iniezione letale somministrata durante un ricovero per accertamenti presso la Clinica Santa Maria di Santiago.

Il racconto di Araya al giudice Mario Carroza di quel fatidico 23 settembre è preciso e dettagliato: << Ero con Matilda a Isla Negra quando ricevemmo una telefonata. Era Neruda. Ci pregava di raggiungerlo immediatamente a Santiago perchè, a seguito di un’iniezione praticatagli alla Clinica Santa Maria, le sue condizioni erano gravemente peggiorate e si sentiva molto male. Quando arrivammo lo trovammo rosso, gonfio e febbricitante. Un medico mi chiese di andare nella periferia della città per comprare un farmaco, era una questione di vita o di morte.>>

Araya purtroppo nonostante la gravità della situazione non riuscì a portare a termine questo compito, perchè dopo poche ore fu bloccato per strada da un gruppo di uomini, picchiato e rinchiuso in uno dei centri di carcerazione e tortura della dittatura. Da lì apprese dopo diversi giorni della morte del poeta sopravvenuta quella sera stessa alle 22 30.

Fra qualche settimana il giudice Carroza, incaricato di fare chiarezza sul Caso Neruda, interrogherà l’ambasciatore del Messico in Cile in carica in quegli anni e Sergio Draper, che era il medico di turno il 23 settembre presso la Clinica Santa Maria e valuterà l’opportunità di riesumare il corpo del Premio Nobel


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