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Come nasce una stella

Creato il 01 giugno 2012 da Alessandraz @RedazioneDiario

No, questo non è un post di carattere astronomico. Non sono abbastanza ferrata per cimentarmi in una lectio magistralissull'argomento del titolo. La frase l'ho rubata alla collega Antonella da facebook in riferimento a Speechless. Insomma, è venerdì pomeriggio per tutti (in più in quel di Milano è in arrivo il Papa, che poteva bellamente risparmiarsi il disturbo del viaggio), mica ogni cosa deve avere senso, ecco. Quindi anche stavolta, nel mio post delirante,un paio (e più) di considerazioni sparse. 
Come nasce una stellaPrima cosa, sempre riguardo il magazine. Volevo ringraziare tutti i nostri lettori per l'entusiasmo con cui hanno accolto questababy-rivista culturale. Sinceramente, non mi aspettavo i riscontri più che entusiastici che sono arrivati dai lettori, editori, addetti ai lavori, blogger e autori. E' stato per me come aprire una miriade di regali a Natale, sotto l'alberello con le lucette accese. Al momento stiamo finendo la prima fase di editing degli articoli per il numero 1, quindi tra pochissimo cominceremo il lunghissimo lavoro di impaginazione. E l'obiettivo è quello di superare in qualità il numero d'esordio.Speriamo di farcela, tante novità sono in arrivo! 
E finchè io ciancio, la nuova versione pubblicata neanche una settimana fa su issuu.com (non so perchè il sito mi dia come data fine marzo O__O) ha raggiunto e superato le 1000 letture. Quindi, ancora grazie! QUI il link alla versione sfogliabile online; QUI le versioni scaricabili. 
Siccome sono a scoppio ritardato, ho letto solo oggi una bellissima intervista a Murakami, autore dell'ultimo romanzo 1Q84 (vi dice niente Orwell?) edito da Einaudi. E questo ha solo rinnovato la stima che nutro nei confronti di quest'uomo. Di seguito alcuni estratti: 

L’io sale su quel veicolo rappresentato dal racconto. Non ho più bisogno di pensare, di giudicare. Perché è il racconto a svolgere al mio posto queste funzioni. In un certo senso, questa è una condizione molto comoda. Ma appena smetto di scrivere, devo tornare nel mondo reale. E assumermi di nuovo il fardello di analizzare e di giudicare. 
Mi piacciono le cose che costituiscono un’occasione per cambiare completamente lo scenario del mondo. L’amore è senza dubbio una di queste.
In quanto persona che racconta, prima di tutto devo conquistare la fiducia del lettore. Poi, possibilmente, anche la sua simpatia. Questo, non c’è bisogno di dirlo, è un dovere essenziale per uno scrittore. E perseguendo ulteriormente quest’obiettivo, è probabile che nasca empatia. 
C’è un genere di storia che sta in piedi proprio perché c’è empatia. (...) Dove c’è empatia, nasce un sentimento di comproprietà. Anch’io, nella misura del possibile, desidero creare questo genere di mondo personale. Un mondo in cui chiunque possa entrare liberamente, da cui chiunque possa uscire liberamente. Un mondo che è sì il mio, ma è anchedemocraticamente condiviso. 
Per me ciò che conta non sono i premi o le onorificenze, bensì i tanti lettori, e l’empatia che loro provano (spero) nei confronti delle mie opere. Non c’è una sola cosa al mondo che meriti di essere data in cambio.
Link all'intervista a Murakami. 


Come nasce una stellaLe mie letture? In realtà, non ho finito di leggere niente di particolarmente interessante. Ho letto come al solito (in questo periodo) qualche romance: uno della Balogh, che comincio a trovare estremamente noiosa e monotona, Una Lady Scandalosa e l'ultimo pubblicato di Kasey Micheals, Una Scelta Sconveniente. Quest'ultimo è risultato un romanzo carino, delizioso e a tratti ironico.Nella struttura e nelle varie peripezie ricorda vagamente le commedie del bardo, come ha esplicitamente detto l'autrice. Consigliato, ma non alle lettrici che preferiscono i romanzi passion, dato che la sensualità per buona parte del libro è molto contenuta a favore dei dialoghi e delle vicende dei protagonisti. 
Al momento comunque sto leggendo anche l'ultima fatica letteraria di Francesco Falconi, ormai un affiliato di Diario, dato che è stato innumerevoli volte nostro ospite. Non sono ancora giunta alla metà diMuses, ma questo è sicuramente il migliore romanzo di Falcones che ha raggiunto una maturità stilistica degna di nota e che scarseggia nel fantastico straniero e italiano. Rivedrete presto anche il suo faccino su questi schermi dato che domani Roberta lo videointervisterà per Diario. 
Stamattina ho anche cominciato a leggiucchiare Dark Shadows di Lara Parker, che sarebbe lo pseudonimo dell'attrice che ha interpretato Angelique nella serie tv degli anni 60'. E la suddetta attrice scrive bene. Pensavo di trovarmi un romanzetto come al solito scritto con lo stampino made in America e invece sono rimasta piacevolmente colpita. Speriamo che anche la storia colpisca. 
Altre notizie sparse riguardo il blog. Dalla prossima settimana comincerò a postare alcuni articoli riguardanti i blogger letterari.Visti da una nuova prospettiva: quella dell'editore. Sarà interessante vedere cosa ne pensando "quelli" aldilà della barricata. In più, la nostra inchiesta sui librai indipendenti continua, se volete segnalarci qualche libreria scrivete a[email protected]faremo il possibile per includervi nel progetto. 
Vi segnalo due interessanti articoli usciti oggi. Uno sul blog di Andrea Cattaneo: QUI e uno su Lipperatura: QUI. Il mio invito? Dite la vostra! 


Ultima ma non meno importante cosa, vi invito a sostenere le zone terremotate dell'Emilia. Basta un sms al 45500 per donare 2 euro.Se fate poi una piccola ricerca su Google troverete numerose associazioni o enti a cui destinare una piccola cifra. Inoltre, potete acquistare delle forme dei Caseifici colpiti dal terremoto informandovi alla mail: [email protected]. Basta anche un piccolo gesto. 
Per concludere il post in modo divertente vi segnalo anche questo giochino da fare online con cui ho fatto anche le immagini per questo post. Link: QUI. E' una figata che mi è stata suggerita dalla perfidaFrancesca, ma attenzione che crea dipendenza. Quindi: giocate con moderazione. 


xoxo
Alessandra

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