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Come riconosci una parola difficile?

Da Marcofre

come riconosci una parola difficile?

Un po’ di tempo fa ho pubblicato un post intitolato: “Che cos’è la chiarezza del testo”. In effetti quello che emergeva non era molto tranquillizzante per chi scrive.
Là dicevo che la chiarezza di un testo è una qualità relazionale, che per forza di cose passa attraverso il bagaglio culturale di chi legge. E chi scrive, (del contenuto per un blog, oppure una storia breve, ma anche lunga) può solo lavorare per aumentare le probabilità che il suo testo sia compreso. Era una conclusione che però non poteva certo soddisfare il sottoscritto, e scommetto che pure tu non lo sei.

Ciao, amico lettore

Per prima cosa: non puoi agire sul livello culturale del lettore. Lì non ci puoi fare niente, non c’è trippa per gatti. Anche se non hai alcun potere in questo ambito, tenerlo presente è comunque necessario. Perché questo a mio parere induce a scendere dal piedistallo. Qualunque persona che ha un po’ di dimestichezza con il Web, o la letteratura, sa bene che l’essenza di un contenuto è comunicare: non si scappa. O comunichi oppure no. Per questa ragione bisognerebbe sempre farsi una domanda piuttosto semplice:

Per chi diavolo scrivi?

Il diavolo puoi anche lasciarlo da parte se lo desideri, però la domanda te la devi fare. Proprio perché devi comunicare, altrimenti andiamo al parco giochi e non ne parliamo più.
Qui credo che ci sia un problema. Se questo fosse un blog tecnico, che parla di linguaggi di programmazione, avrei una vaga idea del mio pubblico. Persone che hanno dimestichezza con questo argomento, ma anche singoli che desiderano avvicinarsi a esso. Quindi si alternerebbero post per i principianti, e post per chi ha già una buona conoscenza.
Ma con una storia breve, o lunga? È evidente anche a un paracarro che probabilmente il pubblico non sarà affatto ben definito. Qui potrei cavarmela dicendo che devi trovare il giusto equilibrio; oppure che devi immaginare tua nonna. Se non capisce quello che scrivi, riscrivilo.
Però non si tratta affatto di una soluzione. Allora proviamo un giochetto di questo genere.
Come riconosci una parola difficile? Probabilmente dal fatto che non aggiunge nulla all’informazione che deve dare.

La bellezza delle parole semplici


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