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Come ridurre gli sprechi dello Stato

Creato il 06 maggio 2012 da Veritaedemocrazia

Nell'ambito dell'incarico assegnato al super-super tecnico Enrico Bondi per la riduzione degli sprechi della spesa pubblica (la spending review) il Governo ha invitato i cittadini a segnalare sul proprio sito con un apposito form i casi di dissipazione del denaro pubblico. E' evidente l'uso strumentale e propagandistico di tale 'appello al popolo' e di 'esercizio' di democrazia diretta: quello di dare l'illusione ai cittadini di poter influenzare le decisioni della politica e di ricavarne magari qualche caso eclatante (chissà, un dipendente pubblico infedele che si porta a casa un rotolo di carta igienica o la penna dell'amministrazione pubblica) da dare in pasto, in stile blitz anti-evasione o di falso invalido colto in flagrante, alla pubblica opinione e alla riprovazione generale.Per poter realmente perseguire il bene comune, per compiere le scelte coerenti con tale fine sul piano della legislazione, della pratica amministrativa e della politica economica e fiscale, questo Governo e queste Istituzioni dovrebbe avere il carattere di reale espressione democratica e non essere i meri esecutori della volontà di poteri forti nazionali e internazionali più o meno identificati che si realizza, per soprammercato, attraverso la mediazione di caste partitiche corrotte, inette, prive di ogni credibilità.In ogni caso, anche per rispondere agli appelli di Sbilanciamoci e della Rete italiana per il disarmo, credo sia utile promuovere un dibattito pubblico e partecipato sulle scelte di finanza pubblica che consenta ai cittadini di prendere consapevolezza delle questioni in gioco e di far sentire, alta e senza ipocrisie, la propria voce.
Questo è il testo che ho inserito sul sito del Governo.
Ecco alcuni sprechi da eliminare per ridurre le spese dello Stato:
1. abbandonare il progetto TAV in Val di Susa
2. rinunciare all'acquisto dei cacciabombardieri F35
3. mettere fine alla missione di guerra in Afghanistan
4. eliminare o ridurre i trasferimenti al Vaticano (finanziamenti alla Scuola privata contrari alla Costituzione, devolvere i fondi dell'8 per mille solo in ragione delle preferenze esplicitamente espresse e lasciando allo Stato i fondi per i quali i contribuenti non abbiano manifestato una scelta)
5. porre un drastico limite massimo (5.000 euro netti al mese) alle retribuzioni pubbliche (dirigenti, manager, cariche pubbliche) e alle pensioni
6. ridurre drasticamente l'utilizzo delle auto blu
7. promuovere un piano di risparmio energetico per gli edifici pubblici (efficienza energetica, impianti di co-generazione e/o di energia alternativa)
8. svuotare le carceri depenalizzando una serie di reati che non  destano particolare allarme sociale o che è inutile colpire con il carcere (esempio: immigrazione clandestina, reati legati al consumo di droghe) e/o prevedendo ove possibile pene alternative (lavori socialmente utili)
9. ridurre il numero delle sedi giudiziarie
10. dare il massimo impulso all'utilizzo degli strumenti informatici nelle comunicazione da e verso la pubblica amministrazione e gli uffici giudiziari
11. ottenere risparmi nella spesa farmaceutica prevedendo la vendita dei farmaci per singole unità (limitando la prescrizione alla esatta entità della cura) o la possibilità per i medici di prescrivere, quando sia opportuno e utile, palliativi
12. ridurre drasticamente le consulenze e le 'poltrone' di consigli di amministrazione e collegi sindacali di società a partecipazione pubblica, enti, consorzi ecc.ecc. o almeno prevedere che il dipendente pubblico chiamato a quell'incarico non percepisca una retribuzione aggiuntiva
13. monitorare capillarmente l'assegnazione del patrimonio immobiliare pubblico (statale e degli enti locali) e l'uso in concessione di beni demaniali al fine di assicurare che ne usufruiscano solo coloro che ne hanno i requisiti di legge e per quanto riguarda le imprese concessionarie che ciò comporti il pagamento di canoni adeguati al mercato
14. rivedere tutta la materia inerente il deposito dei beni oggetto di sequestro (nel caso degli autoveicoli ciò comporta il deterioramento del bene sequestrato oltre al costo del deposito)

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