Com’è stato possibile spostare gli enormi blocchi di pietra utilizzati per la costruzione delle piramidi, cion le conoscenze ingegneristiche e le tecnologie dell’Antico Egitto? Senza scomodare le teorie più fantasiose e paranormali, Jean Kuzniar ci spiega – sulla base di utensili ritrovati – come probabilmente sono state edificate le mastodontiche tombe dei faraoni. Kuzniar è un appassionato studioso dell’Antico Egitto e negli ultimi venti anni si è interessato alla costruzione delle piramidi cercando di far luce su uno dei misteri più affascinanti della storia. Grazie ad una solida bibliografia egittologa e a numerose ricerche nei musei del Cairo, Parigi Londra ,Torino, Jean Kuzniar ha potuto formulare la sua teoria sulla costruzione delle piramidi.Al Museo Etnografico “La Gambarina di Alessandria ha esposto i suoi modellini di macchine utilizzate per la costruzione dei grandi edifici.
La sua ricerca si basa soprattutto sull’uso degli utensili ,di cui rimangono esempi nelle tombe e ora esposti nei vari musei, e su come più di 4.500 anni fa gli uomini potessero sollevare dei blocchi così pesanti. L’oggetto utensile più importante nella sua ricerca è “la culla oscillante”, ritrovato da Champollion, ed ha un ruolo determinante per la rotazione dei massi. Durante i suoi studi ha avuto modo di realizzare numerosi modellini in scala.
Jean Kuzniar nato in Normandia,oggi vive e lavora nel suo Atelier a Saint-Jean d’Angély nella Charente –Maritime.