COSI' IL TRIBUNALE DI STRASBURGO ha decretato in appello che nelle scuole, nei tribunali, negli ospedali e in generale nei luoghi pubblici italiani può essere esposto un simbolo religioso rappresentante un cadavere inchiodato a una croce. Credevamo che fosse il Tribunale dei Diritti dell’Uomo, invece è Tribunale dei Diritti del Bigotto.
Niente paura, gli italiani hanno perso una battaglia ma non la guerra. Hanno impiegato secoli per unificare il loro paese, potranno impiegarne qualcun altro per avere edifici pubblici senza simboli privati. Ricordate, la speranza non muore mai. Ma per il momento, visto che il simbolo tende a dilagare e ve lo ritroverete ovunque con ogni implicazione del caso, avete urgente bisogno di un manuale di sopravvivenza. Ecco qui qualche consiglio per tirare avanti fino al giorno in cui i muri saranno puliti.
1) Visto che la scuola pubblica italiana è in realtà una scuola cattolica, costruitevi le vostre scuole laiche. Non dimenticate che per legge lo Stato sovvenziona le scuole private. Sarà obbligato a sovvenzionare le vostre.
2) Se andate in tribunale, rifiutate di essere giudicati in un’aula con l’immagine del crocifisso. Dite che vi sentite discriminati perché è un simbolo di parte mentre la legge è uguale per tutti.
3) Siccome la vista del macabro slmbolo spaventa i bambini, dite loro che si tratta di uno scherzo di Halloween fuori stagione.
4) Non fate battezzare i figli e metteteli in guardia contro le religioni. In una società laica nessuno insisterà per esporre simboli religiosi.
5) Esigete la revoca del Concordato e il sequestro dei beni ecclesiastici. Se la chiesa diventerà povera, nessuno vorrà più fare il prete.
6) Se proprio non sopportate la vista dell’uomo crocifisso o temete per la salute mentale dei vostri figli, chiedete l’asilo politico alla Francia. Da noi chi espone simboli religiosi in un luogo pubblico rischia la galera.
Dragor