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come titolo volevo mettere una certa frase di un certo (bellissimo) film, però poi ho pensato che effettivamente è stato utilizzato su facebook da dei minorati mentali perdendo totalmente valore

Creato il 21 marzo 2011 da Pesa

Mi piace la domenica mattina cagliaritana, puoi girare per la città e trovare qualsiasi cosa. Se sei un amante della musica un piccolo puoi sicuramente incrociare qualche un concertino in qualche piazza; se ami il verde hai a disposizione un sacco di parchi con all'interno qualche manifestazione ambientalista; ami il mare!? niente paura, il Poetto è a tua totale disposizione; sei un patito di cianfrusaglie, oggettistica inutile, vecchi dischi, libri dimenticati dal genere umano, cellulari, televisori, stereo, o qualsiasi altro oggetto elettronico antico? c'è il mercato di viale Trieste. Ed è esattamente li che mi son recato ieri. Bellissima giornata, un sole meraviglioso, solo una piccola nuvola si stagliava in lontananza, nulla di pericoloso. Erano anni che non andavo in quello che risulta essere uno dei più famosi mercatini della città; davanti a me si presentava un mare di gente che approfittava della magnifica giornata e tutti, allegramente, giravamo per le varie bancarelle in cerca della scemenza del secolo. La mia dolce metà, invece, è riuscita a trovare la bellezza del millennio, il libro di Villaggio, "Fantozzi", al popolarissimo prezzo di 1€. L'ho comperato al volo. Gira che ti gira, ridi che ti ridi, un supertuono arriva dalla nuvoletta lontana lontana che poco prima mi sembrava "nulla di pericoloso". Altro tuono. Altro tuono. Diluvio universale. E quando a Cagliari piove ecco che sbucano loro: i venditori di ombrelli.Mistiche creature leggendarie, i venditori di ombrelli son quanto di più strano la fauna cagliaritana possa offrire. Questo perché prima di assumere tale forma sono "normali" venditori - nel buon 99% dei casi di nazionalità senegalese - di fazzoletti, accendini, cd, tovaglie, e alla prima avvisaglia di pioggia ripongono tutta la roba sopraelencata non si sa dove e tirano fuori quantità improponibili di ombrelli. Ombrelli grandi, ombrelli piccoli, ombrelli di Mary Poppins, ombrelli richiudibili, ombrelli ammazza vampiri, loro hanno tutto. La loro capacità di riporli in chissà quale posto nascosto appena cessa il maltempo è paragonabile al terzo segreto di Fatima. Puoi incontrarne anche tre nello stesso angolo, che cercano di propinarti qualcosa anche, e soprattutto, se tu l'ombrello ce l'hai già, con la benaugurante frase «Addendo amigo! Poi zi rombe».Fatto sta che ieri, nonostante il diluvio, nonostante le mie speranze, nonostante ci fossero le condizioni favorevoli per vendere, e soprattutto, nonostante mia madre abbia tolto dalla mia macchina il mio ombrello, questi strani individui non si son presentati. E allora io li ho immaginati tutti quanti, seduti sul palazzo della Regione, che guardavano dall'alto quelle tante formiche (me compreso) sprovviste di un riparo, che correvano all'impazzata pronti, una volta saliti in macchina, ad imbottigliarsi in un terribile traffico, e dell'alto pensavano «Così imparate a voler sempre contrattare sul prezzo». 


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