Per farvi un paio di esempi. La mia pupetta riesce a rompere un vasetto di basilico, uscendo la lasagna dal freezer; riesce a sporcarsi di tzatziki il maglione (MIO) di lana che usa come vestaglia e se ne accorge dieci minuti dopo; mentre prepara, parla con me guardandomi negli occhi, reggendo un barattolo di olive praticamente di traverso, facendo traboccare tutta l'acqua; mentre si districa (parola grossa per una goffa) tra gli scaffali di un negozio riesce a far cadere due cose contemporaneamente, colpendole con la borsa; riesce persino a darmi le gomitate in faccia mentre dorme, anche se io sto all'angolino opposto del letto... giusto per fare qualche esempio, i più vicini a me nel tempo.
Capite quanto sia pericoloso convivere con questo demonio che si porta dentro?
Ieri, poi, è successa una cosa che avrebbe potuto attentare seriamente alla mia vita. Non so come, è riuscita a far cadere il telefonino a terra, semplicemente stando ferma vicino al tavolo, non lo so, è un mistero, non chiedetemi come. Bene, cadendo, il telefonino ha mancato di mezzo centimetro un granello di polvere.
Un granello di polvere???
UN GRANELLO DI POLVERE?????
Voi non capite. Tutto quello che entra nel tornado Miss Hyde diventa un potenziale oggetto contundente! Se il cellulare avesse colpito quel granello di polvere, questo sarebbe schizzato via, colpendo il bicchiere che Miss Hyde aveva lasciato sull'orlo del suo comodino. Sicuramente sarebbe caduto, esplodendo in mille pezzi che sarebbero schizzati e conficcati nei miei stinchi, facendomi cadere a terra per il dolore, e riversando tutto il liquido a terra. Un coccio di vetro avrebbe reciso sicuramente un cavo dei due computer scatenando una scossa elettrica entrando a contatto con il contenuto del bicchiere versato a terra, e, ovviamente, poiché ero a terra e bagnato, me la sarei presa io quella scossa! Non solo, il cavo, guizzando di qua e di là, avrebbe sicuramente colpito e calciato una scarpetta di Miss Goffhyde, i cui 6 centimetri di tacco mi avrebbero sfregiato la faccia. Quella stessa scarpetta che avrebbe colpito il portapenne della mensola dall'altra parte della stanza, che contiene penne, taglierini e forbici. Non vi dico tutti questi oggetti dove si sarebbero andati a conficcare. A parte la gomma da cancellare che avrebbe colpito il piatto del lampadario che mi sarebbe caduto addosso, precisamente su Callisto ed Ernesto. Nell'impatto con i miei gioielli, giustamente, mi sarei alzato di scatto, colpendo con la testa la scrivania, su cui c'è lo specchio con cui si trucca, che ovviamente mi sarebbe caduto in testa spaccandosi in mille pezzi sul (anzi dentro) il mio cranio. L'urto del tavolo contro il muro, inoltre, avrebbe fatto cadere la candela dalla mensola a muro, che con le scosse elettriche si sarebbe accesa (sui miei vestiti) trasformandomi in una torcia umana. Cercando di spegnere le fiamme, avrei urtato il mobiletto bar (così lo chiamiamo noi, ci teniamo un po' di roba da mangiare) rovesciando il sale sulla mia carne viva, ormai escoriata. Urlante, mi sarei contorto, aggrappandomi all'armadio, che mi sarebbe caduto addosso. Nell'impatto il pavimento avrebbe ceduto, scaraventandomi al piano di sotto, dove il cane che gli inquilini non hanno mi sarebbe saltato addosso (con quelle unghiette lunghe e non tagliate) per giocare.
A quel punto mi sarei messo a piangere e la mia
Sì, è proprio divertente convivere con la mia pupetta e la sua goffaggine!
Dr. Jekyll
P.S.: se un giorno non vi arrivassero più mie notizie, beh sapete cosa potrebbe essermi successo. In tal caso... vendicate la mia morte!XD