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Durante una festa a casa sua, ha messo una pillola nel bicchiere di sua moglie. La pillola, mischiata a una bevanda alcolica, ha un effetto eccitante a cui subito dopo segue un crollo. Dopo essersi esibita in un ballo sfrenato la moglie perde i sensi e il marito la porta in camera da letto. Dalla camera, Bash trasporta il corpo nel cantiere accanto alla loro abitazione. Il corpo verrà sommerso dal cemento e senza cadavere non esiste omicidio. Bash è solo un personaggio dei fumetti. Fumetti ideati da Stanley Ford (Jack Lemmon) che si è sempre vantato di non aver mai chiesto a Bash di fare qualcosa che non avesse già fatto lui. Tanto basta per incrimiralo per omicidio, dato che la sua bella mogliettina non si vede più in circolazione. In effetti, Stanley ha fatto tutto, solo che dopo aver narcotizzato la moglie, non ha buttato il suo corpo nel cemento...ma un manichino! Era solo un test per verificare la credibilità della trama del suo fumetto.
Allora, che fine ha fatto sua moglie?
Rinvenuta dopo lo stordimento causato dalla pillola, ha visto i fumetti del marito e offesa per l'idea dell'uxoricidio è andata via senza dirgli una parola. Non che parlassero molto, lei italiana che non sa l’inglese, lui americano che non sa l’italiano… (Greca solo nella versione italiana, per rendere l'idea della difficoltà di comunicazione tra i due).
Il film è un elogio alla vita da scapoli. Seppure il miglior amico di Stanley lo invita al matriomonio perchè a suo dire "è immorale per un uomo non essere ancora sposato a 37 anni", sembra che in realtà nessun uomo avrebbe mai voluto sposarsi. Le donne rompono le palle. Pretendono, parlano troppo, fanno ingrassare i mariti, fanno scenate isteriche, portano disordine in case che altrimenti sarebbero ordinatissime e virili… con tutti questi fastidi, vuoi non giustificare un omicidio? Però… Stanley non l’ha uccisa davvero, non avrebbe potuto. Sarà pure fastidiosa, ma le piace.
Non per niente la moglie ha l'aspetto favoloso di Virna Lisi. Questa commedia fu una delle migliori occasioni di lavoro ad Hollywood per la nostra attrice. Dopodiché fece la valige e tornò in Italia. Non voleva essere rinchiusa nello stereotipo di "bionda svampita", come pretendevano i produttori americani. Marilyn era morta e cercavano disperatamente una sua degna sostituta. Virna Lisi rifiutò lo logiche di Hollywood, le avances di Frank Sinatra e il ruolo di "Barbarella" che fece la fortuna di Jane Fonda. Decise di dedicarsi alla famiglia e tralasciò il lavoro negli anni '70, per poi tornare più matura e consapevole negli anni '80. Attualmente lavora più per la tv, serie a tutto spiano!
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