Comincia il processo per corruzione del blogger “anticorruzione” Navalny.

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Alexey Navalny, probabilmente il più noto blogger russo e attivista dell’opposizione, dovrà affrontare un processo per corruzione nella città di Kirov dopo che un giudice ha respinto il ricorso che chiedeva di trasferire le udienze a Mosca.

Il processo potrebbe portare a una pena detentiva di 10 anni.

Navalny e un altro sospetto, hanno chiesto il trasferimento dell’udienza a Mosca, dicendo che sarebbe stato più conveniente per loro assistere alle udienze.  Il giudice ha respinto la richiesta senza spiegazione e ha dichiarato alla stampa che tutti i dettagli saranno svelati all’apertura del processo.

Navalny, insieme con il co-indagato Pyotr Ofitserov, è sospettato di frode nei confronti della compagnia di legname Kirovles di proprietà dello Stato per circa 16 milioni di rubli (oltre 530 mila dollari) nel 2009, quando Navalny ha lavorato come assistente volontario del governatore della regione di Kirov.  Il caso è stato aperto nel 2011, poi chiuso e riaperto nuovamente, raggiungendo la corte solo quest’anno.

Il terzo sospetto, nel caso, Vyacheslav Opalev, già era sotto processo della Corte distrettuale Leninsky ed è stato considerato colpevole di appropriazione indebita, ma grazie ad un patteggiamento ha ricevuto una sospensione condizionale della pena di quattro anni.

Nei commenti precedenti il ​​portavoce ufficiale delle maggiori forze dell’ordine della Russia, il comitato investigativo, aveva ammesso che era l’inarrestabile attivismo politico di Navalny a spingere il caso attraverso le varie fasi del processo così rapidamente.  Tuttavia, Vladimir Markin ha notato in un’intervista a Izvestia che la sua agenzia stava seguendo rigorosamente il codici penale e quello procedurale e che il caso potrebbe essere difficilmente etichettato come politico, se non da Navalny stesso per la sua attività.

Nonostante l’interesse per il processo da parte del pubblico in generale, i leader russi hanno finora mantenuto distanza dal caso Kirovles e da Navalny.  Dmitry Peskov addetto stampa del presidente Vladimir Putin, ha detto in un’intervista televisiva che il presidente non aveva alcuna intenzione di seguire il caso.

Navalny, trentasei anni, è un avvocato professionista (anche se i suoi critici sostengono che non abbia le carte in regola per praticare) lanciato nella carriera politica dal lontano 2000.  Inizialmente ho partecipato al partito filo-atlantiko Yabloko, ma fu espulso nel 2007 per le dichiarazioni nazionaliste e i tentativi di sostituire i principali capi del partito.

Navalny ha quindi fondato il proprio movimento politico soprannominato Narod (“Il popolo”), e ha preso parte ad alcune manifestazioni nazionaliste. Nel 2011, il movimento ha cessato tutte le attività e Navalny ha ammesso il suo fallimento.

Il caso Kirovles non è l’unico che annovera Navalny come sospettato.  E’ stato accusato anche di appropriazione indebita del bilancio elettorale del partito politico Unione di destra in forze nel 2007, ed è sospettato di frode e riciclaggio di denaro da parte di una società di trasporti fondata da lui stesso e il fratello.

Matteo Guinness

(RT)