Quando dico che credo nell’innovazione, non mi sbaglio.
L’altra sera a “Porta a Porta” ho ascoltato un dibattito sulla situazione economica italiana. All’intervento di Mario Moretti Polegato - impreditore italiano, fondatore dell’azienda Geox, il quinto uomo più ricco d’Italia – ho avuto la conferma del mio “credo”.
“Noi dobbiamo capire che l’economia è cambiata e che la nuova economia è diversa da prima. Il mercato ormai è saturo. Solo se i prodotti sono diversi da quelli che esistono nel mercato è possibile creare un’economia competitiva. Alla base della nuova economia, c’è l’innovazione. E quando noi passiamo all’innovazione, colleghiamo immediatamente i talenti, a coloro che generano l’innovazione.
Quando noi assistiano a questi giovani che vanno all’estero, alla fuga di questi cervelli, noi non dobbiamo prendercela. Siamo liberi! Noi dobbiamo creare le condizioni qui, perchè queste persone rimangano nel Paese a generare idee, e costruire la missione aziendale. Senza di questo è fatica pensare di rilanciare l’economia italiana.
In Italia abbiamo tanti settori della nostra impresa, cominciamo a investire in quelli dove l’Italia è più competitiva: il turismo, la moda, il cibo, dove, al giorno d’oggi, siamo i primi in Italia, l’industria dell’arte, dei mobili, piuttosto che investire in altri settori dove siamo molto, molto indietro. ”
Un discorso che condivido con l’assoluta realtà dei fatti, delle improbabili aspettative di noi giovani e della nostra voglia del volere e non potere.
Oltre l’Italia, e questo è un altro discorso, nei paesi arabi si è lottato per dimostrare che “bisognare sognare per vincere”, che l’alternativa al tiranno non è l’anarchia o l’estremismo armato, e che un’alternativa a Mubarak è possibile: la chiamano, La rivoluzione del Web generation.
Sempre nel quadro dell’innovazione, ma anche questo è un altro discorso, il televoto di Sanremo 2011 avverrà sul web, attraverso OpenSanremo un’applicazione di Facebook da cui poter esprimere la preferenza del cantante, gratuitamente e in maniera anonima.
Ma dove ci porterà tutta questa innovazione?!