Antonio Cassano, alla conferenza stampa del 12 giugno scorso, ha risposto alle domande di alcuni giornalisti sul tormentone dei gay in Nazionale affermando, almeno così riporta La Stampa: «Gay in Nazionale? Sono problemi loro. Ma spero di no… Me la cavo così, sennò sai gli attacchi da tutte le parti: Sono froci? se la vedessero loro. Ma poi chi sono i metrosexual di cui parla Cecchi Paone? E come mai lui sa che ci sono i gay in azzurro? C’è andato?» [1]. Lasciamo perdere la stupidità conclamata dei giornalisti che si attaccano a queste quisquilie pur di scrivere qualcosa di vagamente stuzzicante; lasciamo perdere Antonio Cassano, che si sarebbe scusato in seguito per le sue frasi infelici; occupiamoci invece di un coming out in diretta di un giornalista di Rainews, Alessandro Baracchini, in riferimento alle dichiarazioni di Cassano. Ecco, questo mi è sembrato un modo davvero sobrio e funzionale per esprimere finalmente quello che tutti dovrebbero esprimere, senza bisogno di fare proclami altisonanti o di rispondere piccati alle provocazioni del deficiente omofobo di turno. Baracchini adesso inizia ad essere in buona compagnia, insieme a Stefano Campagna del TG1 e a Paolo Colombo de La7. Mi auguro che la lista si allunghi, non solo dei giornalisti. Se qualcuno ancora non riesce a capire che è venuto il momento di venire allo scoperto, allora non vuole capire. Ça ira!
© Marco Vignolo Gargini
[1] http://www3.lastampa.it/sport/sezioni/europei-2012/qui-azzurri/articolo/lstp/458068/