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Commenti su Alla MFW sfilano Gucci e il détournement di Alessandro Michele per la collezione Primavera/Estate 2016 di Redhead&Blondie

Da Pescaralovesfashion @PescaraLfashion

La Milano Moda Uomo ha visto sfilare oggi, nella location di via Valtellina, la nuova collezione Primavera/Estate 2016, segnando così in maniera ufficiale il debutto di Alessandro Michele, il nuovo direttore creativo della nota maison.
Una collezione che punta a " giovani che vestono in maniera sontuosa e senza paura, mischiando il passato e il presente senza freni inibitori". Questo è ciò che ha dichiarato Alessandro Michele in una recente intervista e dagli abiti proposti si evince tutto il suo voler dare una nuova visione dell'azienda attraverso il suo personale modo di concepire la virilità.

Riguardo a ciò che lo ha ispirato, il noto designer ha parlato di détournement," il gioco artistico di prendere spunti del passato e mescolarli con nuovi significati e nuovi scenari completamente al di fuori del loro contesto originale". Questa collezione segna così, quindi, un netto taglio con il precedente stile del marchio, proponendo un uomo anticonformista dall' animo bohémien che strizza l'occhio agli anni Settanta facendoli rivivere nella moda contemporanea.

Nella nuova immagine di Gucci da adesso non ci saranno più né l' heritage né la tradizione del marchio al quale eravamo abituati ma tutto ciò che essi hanno rappresentato verrà racchiuso in una scelta stilistica diversa, rielaborando in un nuovo concept tutto ciò che l'azienda ha proposto negli anni e promuovendo perciò un nuovo stile di vita stesso per chi sceglierà di indossare i capi mostrati sulla passerella.

Ecco, quindi, sfilare gli intramontabili pantaloni a zampa, un simbolo, nella moda, che ricorda le grandi manifestazioni come Woodstoock e le tante rivoluzioni di cui quella generazione si fece promotrice; colpiscono i richiami con la tradizione manifatturiera artigiana attraverso i ricami a tombolo e l'utilizzo del pizzo, appartenenti all'immaginario dell' abbigliamento femminile, mentre dal mondo "classico" della tradizione aristocratica ritroviamo le trame della tappezzeria delle ville in cui l'alta società passava i suoi oziosi pomeriggi. L'attenzione è posta anche sugli accessori: non passano infatti inosservati la borsa shopping con grande logo, le sneaker da ballo (un potenziale must per le fashion victim) e la pelle logata con i ricami a filo sulla superficie.

Alessandro Michele propone, così, un uomo aristocratico e rivoluzionario, un moderno esteta incurante del giudizio altrui che sceglie di vivere una virilità che si ispira ad un passato fatto di cambiamenti ma proiettato nella società attuale, in cui si pone come un nuovo modello estetico da seguire e con il quale dettare tendenza.

Una scelta forte quella impressa al brand che ha ovviamente diviso tutti gli addetti al settore. Anche questa volta sarà perciò il mercato a esprimere l'ultima parola, decretando se questa coraggiosa scelta di cambiamento e questo nuovo modello di virilità riscontreranno successo tra gli affezionati al brand e tra chiunque si rispecchierà, da ora in poi, nel modello di uomo proposto da Gucci.

Photo Credit: Gucci

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