Quella dei cristiani è veramente triste. L’unica riflessione da fare, a parte sbraitare furibondi, è riflettere su come si sia giunti a ritenere il cristianesimo un male in quanto tale. Solo il cristianesimo, non altre idee, per le quali vige la libertà di pensiero.
Quello che stavo pensando, paragonando fascisti atei e comunisti atei, è un’altra cosa: quante volte abbiamo sentito dire che l’ateismo è sinonimo di “libertà di pensiero” tout court, che gli atei sono al di fuori di qualunque schema di pensiero pre-ordinato, sono liberi? “Fra atei ci si intende”, diceva Odifreddi, riferendosi a Madre Teresa di Calcutta (giusto per sottolineare il concetto di “mondo dei sogni” in cui vive qualcuno). Quindi, il tentativo di attirare fedeli presso casa Pound, dimostrerebbe una certa coerenza in un’associazione che vuole difendere i diritti di TUTTI gli atei. Come dire: il pensiero politico ci divide, quello religioso ci unisce, difendiamo i nostri diritti (non) religiosi insieme. Magari istituendo una “Chiesa Atea di rito fascista”, e nominando un vicario di Carcano per CasaPound, sul modello delle chiese cattoliche dell’Europa dell’Est…
Eppure, l’interpretazione che la signorina dà del suo ateismo è particolare: nella sua visione dell’uomo, non c’è spazio per un pensiero di estrema destra, che valorizza la disuguaglianza razziale. Per lei tutti gli uomini sono uguali, e questo come conseguenza dell’ateismo? Quindi l’ateismo implica necessariamente un’orientamento politico ben definito? Ne verrebbe meno la totale libertà di pensiero… oppure no?
Penso, in generale, che l’UAAR avrebbe problemi a gestire un gruppo così disomogeneo. Gli articoli su questioni come aborto e questione palestinese andrebbero rivisti e adattati alle nuove necessità… non so quanto un ateo fascista si possa trovare a suo agio a leggere certe opinioni.