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Commenti su Non c’è finanziaria regionale senza la protesta (e il ricatto) degli ex PIP di Prestigiacomo Rosangela

Creato il 30 aprile 2015 da Waltergianno
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Ormai è diventata una consuetudine. Ogni qual volta c’è una finanziaria regionale alle porte, gli ex PIP minacciano di bloccare Palermo per farsi ascoltare dai Palazzi d’Orleans e dei Normanni, rispettivamente sedi della Presidenza e dell’Assemblea Regionale Siciliana.

Lo scopo è sempre lo stesso: la salvaguardia della propria posizione lavorativa e, quindi, del proprio salario.

Non importa, insomma, quale debba essere la fonte da cui attingere per garantire la sussistenza al bacino degli ex Pip, basta che si trovino i soldi e la minaccia è, anche in questo caso, la solita: creare tensione, rendere la vita difficile agli altri palermitani.

Ma c’è un ricatto ancora più subdolo, contro il quale la classe politica siciliana non può fare nulla perché non può farne a meno: il voto.

Già. Qual è quel politico che, soprattutto in relazione a un 2015 che potrebbe “regalare” l’accoppiata elezioni comunali/elezioni regionali, rinuncia ai tanti consensi che si possono ottenere nel dire di sì, senza se e senza ma, agli ex PIP e compagnia bella?

Perché, dietro ad ogni singolo lavoratore, ci sono famiglie, parenti e amici.

Gli ex PIP (creatura vorace della politica) lo sanno e agiscono puntualissimi quando è il momento della spartizione dei soldi pubblici, con buona pace del fine che un’amministrazione dovrebbe avere: il perseguimento del bene comune.

Poi, però, non lamentiamoci se paghiamo la TARI ma l’immondizia è a un palmo di naso.

Foto da LiveSicilia.it


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