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Commercio nel centro e centri commerciali in campagna.

Creato il 03 febbraio 2012 da Laperonza

 

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L’ho già detto e lo ripeto: a me Denis Ranalli, il nostro assessore al commercio, piace. Nel senso che lo reputo una persona di buona volontà e di iniziativa. La buona volontà ce la mette ed è abbastanza evidente, come è altrettanto evidente, però, che i risultati non lo premiano, forse perché non vi è comunione di intenti all’interno della Giunta.

 

In effetti questo diventa piuttosto chiaro nella vicenda che lo ha visto protagonista negli ultimi giorni, quando ha convocato i commercianti del centro di Montegranaro per trovare una via per far crescere il commercio nel centro della città. Non posso che condividere l’intento di Ranalli, tanto che io stesso ho più volte auspicato l’innesco di quel circolo virtuoso che vede la crescita del commercio come volano della rinascita del centro storico e, viceversa, l’impegno per la rivalutazione del vecchio paese come spinta al commercio. Ho parlato più volte con Ranalli di questo e ci siamo sempre trovati d’accordo.

 

Così l’idea di un’associazione di commercianti del centro a me piace, non foss’altro perché è un motivo di confronto che, in una città il cui credo è la cura del proprio orticello e che si fotta il vicino, non è poca cosa. Ma non capisco in che direzione va l’Amministrazione Comunale.

 

La linea politica non è affatto chiara, anzi. Mi domando come si possa pensare di rilanciare economicamente il centro quando si investe la quasi totalità delle risorse altrove, come si possa incentivare il commercio nel cuore della città quando si fanno le capriole (con conseguenti azioni legali del Della Valle di turno) per aprire centri commerciali in campagna. Non si hanno le idee chiare, non c’è una linea politica o ci sono altre motivazioni diverse dal puro bene comune?

 

Auguri a Ranalli per l’iniziativa ma anche un consiglio: meglio confrontarsi prima coi propri colleghi di giunta e magari poi proporre iniziative con i cittadini, altrimenti si rischia di contraddirsi o di essere smentiti dai fatti.

 

Luca Craia

 


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