da qui
Sarà la prima volta che guardando
l’immagine del vostro matrimonio
sento che avrei potuto esserci io,
al posto di mio padre
al posto di mia madre,
e mi sono sentito emozionato,
entusiasta e angosciato
dall’impegno di amare, amare sempre,
l’uomo, la donna accanto,
i sei figli portati dal futuro,
e quello morto prima di sbocciare,
ero io, pa’, a fissare lo zio Eugenio,
mentre vi chiedeva di ripetere
le formule del rito e tracciava
un segno di croce sopra l’anello
da mettere nel dito,
sono io che ripenso a quanti anni
ci sono voluti da quel dodici
settembre che sei nato e hai fatto nascere
anche noi, che solo adesso capiamo
papà, quanto ci hai amato,
quanta fedeltà c’era in quello sguardo
con cui guardavi il prete
che un giorno sarei stato.
