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Compravendite e affitti immobili, in arrivo importanti novità per conformità catastale, cedolare secca e certificazione energetica

Da Mrinvest

Compravendite e affitti immobili, in arrivo importanti novità per conformità catastale, cedolare secca e certificazione energeticaImportanti novità per gli immobili. Nuovi vincoli per le compravendite, certificazioni, regole per gli affitti. Provvedimenti che interessano chi possiede una casa e chi la vuole comprare o affittare.
Dal primo luglio scorso, per la compravendita, è diventata necessaria la conformità catastale, cioè l’attestazione che le mappe catastali devono essere conformi allo stato reale dell’immobile. In caso contrario il notaio non effettua il rogito e comunque l’atto può essere annullato. Una volta invece il dato catastale non aveva alcuna valenza ai fini della validità dell’atto di vendita. Chi vende inoltre deve rilasciare al notaio una dichiarazione che faccia riferimento, oltre che ai dati catastali (sezione, foglio, particella), anche alla planimetria depositata in catasto. In alternativa può sostituirla con una dichiarazione rilasciata da un tecnico abilitato (costo 300 euro circa). L’aggiornamento della planimetria può costare intorno

ai 1.000 euro. E’ importante ricordare che eventuali aperture di porte interne, finestre o altri interventi che non abbiano alterato il numero di vani o la superficie complessiva, non rientrano nell’obbligo di variazione catastale per le compravendite.
Da gennaio 2011, se sarà confermata nell’attuale forma, entrerà in vigore la cedolare secca sugli affitti. Al momento è stata approvata la bozza, ma continua il percorso legislativo. Si potrà scegliere se mantenere l’attuale forma di tassazione, che somma l’affitto percepito agli altri redditi nella dichiarazione personale, oppure pagare l’aliquota del 20% solo sugli affitti percepiti e quindi senza innalzare la tassazione progressiva. L’opzione è valida solo per i privati. E’ importante conoscere i contenuti della norma, anche per le pesanti sanzioni previste. Chi non si adegua, registrando il contratto di affitto, è soggetto appunto a pesanti sanzioni. Inoltre se l’inquilino denunciasse il proprietario per l’affitto in nero, l’articolo 2 della norma prevede che il giudice possa imporre un contratto ex novo, quindi da 4 più 4 anni, con un canone pari a 3 volte la rendita catastale. Il che significa che, a grandi linee, il proprieterio vede scendere il canone d’affitto, per esempio, a 200 euro contro un canone di mercato di 800 euro.
Dallo scorso luglio è obbligatorio allegare alle compravendite e ai nuovi contratti di affitto o ai rinnovi, sia di abitazioni che di uffici, la certificazione energetica, che identifichi i requisiti minimi di rendimento energetico per la tenuta sotto controllo della quantità di energia effettivamente consumata o che si prevede possa essere necessaria per soddisfare i bisogni connessi all’uso dell’immobile, compresi, fra gli altri, il riscaldamento e il raffreddamento.
La normativa si applica a quelle Regioni che non hanno ancora una propria legislazione. E’ vigente invece nelle Regioni dove  sono state approvate queste disposizioni, e cioè Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Umbria, Province di Trento e Bolzano. Il costo per il rilascio del certificato è di 200 euro a vano circa. La mancata presentazione della certificazione energetica prevede pesanti sanzioni, che arrivano fino a 10.000 euro!


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