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Computer socialmente utili? chiedere al "progetto nuova vita"

Creato il 19 gennaio 2011 da Alessandro @AleTrasforini
Esistono progetti di poco costo che al giorno d'oggi permettono di abbinare tecnologia positiva a principi etici e di fondamentale importanza per il futuro sostenibile del mondo? Le risposte a questa domanda sembrano pochissime, anche perchè spesso nessuno pensa più alla tecnologia come fattore capace di affiancarsi a temi sociali di grande importanza.
Tuttavia qualche coraggioso rimane, desideroso di investire energie importanti per realizzare nobilissimi intenti.
E' il caso del "Progetto Nuova Vita", purtroppo da pochissimi conosciuto e da pochissime parti pubblicizzato (logicamente da miseria italiana, nds).
Visionando la pagina Facebook nella quale sono esposti gli straordinari principi dell'iniziativa, si legge quanto segue:
"Il progetto Nuova Vita nasce con l'intento di recuperare un pc destinato alle discariche o accantonato in un'angolo a prendere polvere perchè vecchio o non funzionante e rigenerarlo con parti di altri pc.[...]"
Recuperare un computer, magari non funzionante per qualche microscopico componente difettoso, è un mestiere per nulla facile. Nonostante ciò, le energie di questo progetto si dipartono anche oltre alla semplice riparazione:
"[...]I pc rigenerati verrebbero destinati a tutti quei bambini che non hanno la possibilità di averne uno, si darebbe loro la possibilità di imparare ad usare uno strumento indispensabile per l'inserimento nella società e colmare
quei vuoti che inevitabilmente verrebbero a crearsi.[...]"
Riparare un personal computer per donarlo, quindi, a tutti quei futuri uomini che sono impossibilitati ad averne uno.
Avere un pc nuovo e sempre funzionante non è, infatti, cosa che tutti posso permettersi al giorno d'oggi.
Un altro straordinario obiettivo dichiarato è quello di poter colmare quei vuoti che inevitabilmente vengono a crearsi in una società che vede le nuove forme di cultura e le nuove tecnologie come elementi da poter rimuovere, senza appello alcuno. L'ideatore del progetto, Massimiliano De Cinque, ha accostato ad intenzioni sociali come queste anche altrettante concretezze, volte a migliorare il mondo intero.
E' risaputo, infatti, che smaltire un computer ritenuto rotto non è cosa facile ed immediata: molte delle componenti hanno al loro interno materiali di ogni tipo, che per essere smaltiti richiedono un dispendio enorme di risorse. Tutto ciò conduce, inevitabilmente, a parlare di statistiche che sono, chissà per quali ragioni, oscurate e sconosciute: generalmente, solo il 15% circa dei computer inutilizzati viene smaltito in maniera corretta.
Il rimanente 85%, percentuale senza dubbio alcuno iperbolica, viene inviato a smaltimento nei Paesi più sottosviluppati, dove il lavoro di recupero o non viene fatto, o viene sottopagato.
In questi Paesi, il recupero delle parti ancora funzionanti degenera in fenomeni di schiavitù minorile e non solo.
Tali componenti sane sono poi rivendute, incrementando un mercato dalle sporche radici.
Nella sola Italia circa un milione di tonnellate di prodotti tecnologici diventano rifiuti, ogni anno.
Alla luce di queste premesse, il Progetto Nuova Vita acquista linfa ancora più forte:
"[...]Le discariche sono stracolme e i modi in cui vengono smaltiti creano dispendio energetico e inquinamento, fino ai casi di sfruttamento minorile nei paesi del terzo mondo.[...]Una maggiore sensibilizzazione su questo tema può aiutare tutti noi a vivere con più consapevolezza e maggior rispetto verso il prossimo."
Giunti al punto in cui siamo arrivati, di persone e di associazioni come queste ce ne è bisogno come ossigeno.
Oltre al riparo ed alla tutela del mondo, i computer rigenerati verrebbero donati senza profitto alcuno a persone che ne hanno necessità.
In primo luogo chi sta leggendo o leggerà sa, senza dubbio, quanto un computer possa spalancare finestre enormi sul mondo, se ben utilizzato. Il sogno dell'ideatore di questo progetto è tremendamente semplice:
"Questo è il motivo per cui ho deciso di recuperare pc funzionanti e non che non vengono più usati, per dare un piccolo contributo alla società in cui viviamo.Siamo troppo abituati a voler ricevere, forse è ora di iniziare a dare… cosa ne pensate? Mi date una mano?"
Grazie ad iniziative come queste, tecnologia e socialità si intrecciano in legami fortissimi: dignità, consapevolezza e sensibilità.
Nei giorni scorsi, riprendendo dalla pagina Facebook del gruppo stesso, qualcosa di bellissimo e stupendo è già stato fatto: "Stamattina abbiamo consegnato alcuni pc alla scuola d'infanzia di S.Vittore Olona e un pc ad una associazione di Cerro Maggiore che si occupa dei bambini di Chernobyl, oltre Maria Rita per la fiducia nel nostro progetto, voglio ringraziare anche tutti quelli che ci hanno portato dei pc perchè senza di loro non ci sarebbe PNV, grazie a tutti!"
(14 gennaio 2010)
A corredo di parole ed intenti, il gruppo presenta anche fotografie volte a testimoniare il lavoro fatto da queste persone straordinarie. Ciascuno di noi può, nel suo piccolo, invertire il senso di rotazione di questo mondo.
Per saperne di più o farsi idee maggiormente precise:
http://www.facebook.com/group.php?gid=103842989656824
http://www.progettonuovavita.info/
Telefono: 0331/1814200
http://www.progettonuovavita.it/

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