A due giorni dall'inizio dell'estate - la stagione turistica per eccellenza - non solo arriva la terrificante notizia di Pompei chiusa al pubblico per assemblea sindacale, ma anche quella non meno deprimente della risicata spesa pro-capite delle città italiane per investimenti nei servizi turistici.
A stilare la classifica è l'associazione openpolis (http://www.openpolis.it/), grazie a una nuova piattaforma che consente di leggere e confrontare i bilanci dei Comuni italiani negli ultimi dieci anni (http://www.openbilanci.it/).
Da un confronto tra le 15 maggiori città italiane è emerso che chi spende di più per il turismo è Venezia con uno stanziamento pro-capite di ben 7,90 euro per ciascun cittadino, seguita da Torino (6,79 euro) e Genova (6,71).
Torino è al secondo posto (dopo Venezia) per spesa pro-capite in servizi turistici
Tra le città del Sud spicca Bari con 4,64 euro; a grande distanza seguono Palermo (2,01), Messina (0.97), Catania (0,15) e Napoli (0,08).
Incrociando questi dati con quelli forniti dall'Osservatorio nazionale del Turismo (http://www.ontit.it/opencms/opencms/ont/it/cruscotto/grafici/) si scopre che Venezia è prima anche per numero di presenze e seconda per numero di arrivi, mentre Roma che, grazie al suo patrimonio inestimabile è al primo posto per numero di arrivi, si colloca al terzo per numero di presenze.
Così come per il turismo, la piattaforma openbilanci consente di estrapolare i dati relativi a qualsiasi settore, nonché di mettere a confronto due Comuni tra di loro oltre che creare classifiche secondo i propri interessi.
Un esercizio intelligente e utile per tutti coloro che hanno a cuore la cosa pubblica e che, a dispetto dell'afa, può riservare anche qualche interessante sorpresa.
Copiare gli scritti altrui non solo è vietato dalla legge, ma è indice di scarso senso etico. Se ti piace quello che ho scritto e lo vuoi riprodurre altrove, fallo pure, ma per favore cita la fonte.