I più sensibili e riflessivi di voi avranno sicuramente notato come spesso le istituzioni, nonché i singoli particolarmente assuefatti allo stile di vita e di pensiero dominante, utilizzino perlopiù un linguaggio di tipo negativo, basato sulla trasmissione di messaggi distruttivi. Credo che l’essere umano sia portato per natura a dare più peso a ciò che percepisce come negativo e distruttivo, piuttosto che a tutto ciò che trasmette positività e speranza. Una persona che ci fa una cortesia inaspettata, per esempio facendoci passare davanti ad essa durante una coda alla cassa del supermercato o all’ufficio postale, viene dimenticata molto in fretta. Al contrario, quando qualcuno ci passa davanti o risponde maleducatamente ad una nostra domanda, il suo ricordo permane a lungo nella nostra memoria. Il che è paradossale, se ci pensiamo bene. L’essere umano si attende dal prossimo comportamenti positivi e costruttivi, ma al tempo stesso è portato per natura a dare molto più peso a quelli negativi. Quindi, tutti i comportamenti costruttivi sono destinati a svanire rapidamente dalla nostra memoria, mentre quelli negativi permangono a lungo.
Si tratta di una sorta di circolo vizioso, purtroppo. La negatività, per quanto male accettata dalla quasi totalità delle persone, impregna l’aria e permane dentro di noi. La positività, che quasi tutti noi ci attendiamo dal prossimo e dalla vita in generale, non lascia invece grandi segni, almeno parlando in termini assoluti. Diciamo che si tende a darla per scontata, sebbene non lo sia.
Cosa comporta questo? Ahinoi le istituzioni, che sono composte da esseri umani, non sono esenti da tale modo di fare. Infatti accade spesso che i messaggi lanciati da chi sta al potere siano di stampo distruttivo. Pensiamo per esempio alle multe. La multa è una punizione che subentra quando si infrange una legge. Legge che può essere più o meno sensata. La legge dice una cosa, e se tu ne fai una diversa, vieni punito. Il concetto è molto semplice e comprensibile dalla quasi totalità degli individui. Si tratta però di un modo d’agire basato sulla negatività. Tu fai qualcosa di negativo e vieni punito in maniera distruttiva. Tuttavia non esiste un corrispettivo costruttivo. Se tu rispetti la legge non ti viene dato alcun premio. Si tratta dunque di un sistema che funziona al negativo, dove si viene puniti quando si sbaglia, ma non si ottiene nulla di positivo quando ci si comporta nella maniera prevista.
