Alcune poesie tratte dal volume Con la notte da superare, di Rodolfo Chirico.
Ma via via già si scioglie a fiume
mentre l'occhio vacillante segue
quell'osare inconcludente
questa liquida canzone:
ma perché - chiedi al battito del cuore -
io debbo capire tutto questo?
14.
Lucidamente demenziale
E poi che s'avvertì ammalato
il medico oracolò una morte vicina.
Era giovane ancora l'uomo
e quella chiusura da raptus di sipario
gli suonava idiota sentenza d'un buffone.
E gli amici stavano in sospesa inquietudine
spiando il poco originale evento:
si masticava il silenzio delle ore
e l'arsura della bocca
che non ha più parole.
Ma l'uomo precipitò in una cieca controffensiva
e incominciò a cantare
e attaccò a ballare
e sorrideva clown a tutte le cose
e abbracciava nudo l'aria del mattino
e masticava libertà di mare
drogandosi di cruda salsedine
e poi a cantare urlando
e poi urlava cantando
le strade a caso scompigliando
e il silenzio-rito della strega nera
e lo stagno e tutte le stagnanti cellule
putride e fiacche
pronte
ad ingrassare la polvere megera.
Smarrito seguiva il coro
le due titaniche follie:
la morte con le fauci aperte
e l'uomo che si rifiutava di morire.
E il tam tam della vita
riprese a frustare a sangue
correndo e lottando
frustando e correndo
con tutti i corpi tesi
con tutta l'energia in movimento
fino alla fine
fino alla possibile fine
anelando...
Trascorsero molti anni
e molti ancora da quell'inizio di duello:
e ancora si combatte
ancora si morde a strappi la vita
tra crescere e scemare di sole
in un gioco crudele
lucidamente demenziale
forse di vita fantasma
forse di teatro reale.