Magazine Poesie
Un albero secolare è posto al centro di questa radura spoglia e immensa.....I vecchi rami ondeggiano lentamente....Il vento emette un sommesso e quasi impercepibile fischio....Poggio la borsa con le provviste a terra....Mi siedo con la schiena rivolta al tronco....La ferita, infertami in battaglia, che mi taglia il viso in due metà distinte, si è riaperta, pulsa debolmente e fa male....Cambio le bende, devo stare attenta, potrebbe fare infezione....Fortunatamente non ho perso la vista all'occhio destro, almeno in questo sono stata fortunata...Le mie gemme magiche, però, sono andate perdute...Mi hanno salvato la vita un miliardo di volte e senza di esse mi sento vulnerabile....Ora ho solo la spada del mio Re a difendermi....Egli, però, come tutto il mio popolo, non ce l'ha fatta....Sono tutti morti, abbiamo perso la guerra...Sono l'unica superstite di una battaglia inutile e scellerata....Pensate che se sono qui, in vita, e vi parlo sia per qualche abilità particolare che mi contraddistingue e mi ha permesso di sopravvivere? No, la verità è che sono una codarda, sono scappata....Ero la combattente e la strega più forte della mia città e li ho lasciati morire!! Quando mi promossero a guardia personale dei reggenti, accettai di buon grado gli onori e la gloria del mio ruolo, ma non sono riuscita a fare lo stesso con le responsabilità che comportava....Vorrei tornare indietro nel tempo e dimostrare sul campo il mio valore, ma ora è troppo tardi, troverei solo cenere e macerie...Non ho più un ruolo, mi sento vuota....Con le ultime energie magiche che ancora mi restano, indurrò il mio corpo e la mia mente ad uno stato di paralisi...Aspetterò, quasi dormendo, che i miei capelli diventino canuti, le mie ossa deboli e vecchie....Attenderò pazientemente che il più temuto tra gli Angeli venga a farmi visita....Mi preparo al rituale...