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Salvatore Striano, prima di recitare in "Cesare deve Morire", dei fratelli Taviani, ha guadagnato la notorietà con la partecipazione al film "Fortapàsc" (2009) di Marco Risi, in cui interpreta un affiliato del clan Gionta responsabile dell’assasinio del giornalista Giancarlo Siani, e "Gomorra" (2008) di Matteo Garrone, dove ha interpretato la parte di "Lo scissionista", capoclan di Secondigliano.
Oggi pomeriggio, sul prato della Rocca c'è lui, a recitare nel film di Giovanna Taviani, che lo vede protagonista.
Quando arrivo, lo incontro con Andrea Mancini.
Mentre Giovanna e gli altri della troupe sono dentro la Rocca a preparare le scene, loro sono a lì, a raccontarsi.
Ci presentiamo, e mentre si attende, Salvatore continua a raccontarsi.
Come se il film fosse anche adesso.
Racconta:
—Questo saper recitare mi ha sempre aiutato, anche nella mia vita precedente...
Mi fermarono la polizia spagnola, venivo dal Marocco, mi trovarono un panetto di fumo.
Piansi due giorni per portare a compassione gli spagnoli. Ci riuscii...—
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