
Parole importanti soprattutto perché fanno emergere il profondo legame che unisce Sandokan alla nostra Italietta a cavallo tra Otto e Novecento (solo di quell'epoca?):
Un Paese povero, immobile, depresso e represso, che fatica a tirare avanti, con lui poteva liberare fantasie archetipiche in cui le gioie dell'esotismo si accompagnano al sogno di quello che ognuno vorrebbe essere. Il piccolo giornalista veronese, improvvisatosi narratore d'appendice per uscire da un destino mediocre, ha regalato ai lettori d'ogni età (donne incluse) il destino epico che avrebbe voluto per se stesso
Anch'io sono tra coloro che sulle pagine del grande Emilio ha accarezzato il sogno di quello che ognuno vorrebbe essere. Almeno, appartengo a una generazione che i sogni li cercava ancora tra quelle pagine.
Sono anche contento, di appartenere a quella generazione: che grazie a Sandokan e al Corsaro Nero imparò a non sognarsi velina o cortigiano.