L'entrata in Conclave
Inizia oggi il Conclave all’interno della Cappella Sistina, ovvero il ritiro dei cardinali della Chiesa Cattolica per eleggere il nuovo Papa, colui che diventerà il successore di Benedetto XVI.
Dopo la messa che si è tenuta stamattina a Sa Pietro, la 'Pro eligendo Pontefice', dedicata alle preghiere per l’elezione del nuovo Pontefice, i 115 Servi di Dio si sono chiusi in Consiglio, e non avranno contatti con il mondo esterno fino a quando non si saprà il nome del nuovo Papa. Voteranno solo coloro che hanno meno di 80 anni, mentre gli altri lasceranno la cappella dopo che il maestro di cerimonie intonerà il fuori tutti, 'l'extra omnes', che vede la chiusura ufficiale delle porte e l’inizio del voto.
Il primo voto, atteso per oggi, tra le 19 e le 20, dopo la preghiera, dovrebbe essere una fumata nera, quindi senza valore, in quanto indica che non è stata presa alcuna decisione. Come ha infatti affermato il portavoce Vaticano, padre Lombardi, durante la conferenza stampa: “Difficilmente la prima votazione in Conclave avrà esito positivo”.
In questo caso, i cardinali riprenderanno le votazioni da domani, fino a quando si avrà la fumata bianca, che testimonia che un candidato ha avuto i 77 voti necessari all’elezione e che, quindi, è stato eletto il nuovo Pastore del mondo cattolico.
Se entro venerdì non sarà stata presa una decisione, i cardinali sospenderanno per un giorno il Conclave, dedicandosi alla preghiera e alla riflessione, mirate ad illuminarli sulla scelta del voto.
Secondo fonti interne al Vaticano, la fumata bianca dovrebbe già arrivare domani e, tra i favoriti, di cui abbiamo parlato in un articolo precedente, ci sono l'italiano Angelo Scola e il brasiliano Odilo Scherer, anche se c’è chi preferirebbe il cardinale di New York, Timothy Michael Dolan.
Con un Pontefice italiano, il papato tornerebbe in Italia dopo 35, mentre nel caso di vittoria di Scherer, si avrebbe il primo pontificato non europeo dopo 1.300 anni.