Quando si parla di distopìa, in genere, si intende una società indesiderabile, l’opposto di una società utopica, un mondo dove vivere è un’esperienza spiacevole. Spesso la letteratura distopica è ambientata in un futuro prossimo in cui vengono esasperati alcuni aspetti della società attuale al fine di presentare un avvenire insopportabile quale satira o avvertimento nei confronti di alcuni fenomeni sociali o di costume.
Immaginate, ad esempio, un ipotetico futuro dell’italia in cui il M5S raggiunge il 51% degli elettori e il Parlamento viene abolito in funzione di un sistema di votazioni di tipo referendario basato su una consultazione quotidiana on line controllata dalla Casaleggio Associati S.r.l. Il Paese viene, a questo punto, emarginato dal consesso mondiale, le frontiere vengono chiuse e chiunque deve essere allineato con le idee del neo-duce pena la perdita progressiva di ogni diritto residuo. Questo è un classico esempio di distopia, qualcosa di simile si può ritrovare in Vox Populi, un racconto di cui ho già parlato.
A voler guardare la letteratura, il romanzo distopico per eccellenza rimane l’insuperabile 1984 di George Orwell che ipotizza un futuro in cui la Terra è divisa in tre grandi potenze totalitarie, sempre in conflitto che utilizzano lo stato di guerra perenne per mantenere un controllo dittatoriale sulla società.
E’ proprio nell’ambito del filone distopico della letteratura che si pone il nuovo concorso di scrittura lanciato da Alessandro Girola, “Distopie Impure” che prevede dei premi per i migliori racconti distopici, contenenti o meno elementi fantastici, individuati da una giuria selezionata. I migliori lavori verranno inoltre raccolti in un e-book, impaginato professionalmente, che sarà venduto su Kindle Store di Amazon e il cui ricavato servirà a finanziare il prossimo premio letterario previsto per il 2014.
“Distopie Impure” è la continuazione ideale del concorso “Ucronie Impure” indetto sempre da Alessandro nel 2010 e di cui avevo parlato in questo post e terminerà il 31 gennaio 2014. Per chiunque fosse interessato, a questo link è possibile trovare il bando di concorso e le modalità di partecipazione.
Io rimango in attesa di poter leggere l’antologia di racconti sperando che la loro qualità sia solo un terzo dei quelli di “Ucronie Impure”.