Ecco la poesia vincitrice del concorso “Liberi”, conclusosi il 12 giugno 2014, e di cui ho parlato nello scorso post, è intitolata
OPHELIA
Amor non corrisposto la guidò alle onde,
cieca, fidando solo nella follia amica,
da ella fin lì si lasciò portare.
Seduta sull’umido ramo,
rapita dall’indifferenza liquida del fiume.
Acqua salmastra, riflesso di baci rubati e
di promesse infrante.
Acqua traditrice, volto verdastro dell’invocato oblio.
In essa fiori di campo lasciò cadere,
la testa di ghirlande adorna.
Novella sposa mai più, già pronta per la tomba.
I piedi lambirono l’acqua, gelida madre,
e poi le gambe, il ventre, e si lasciò cadere.
Acida divenne la pallida pelle,
finché solo una ciocca ribelle rimase a fluttuare,
come rame sul nero fondale.
versi di Marian Ronchetti
poesia vincitrice del concorso “Liberi” di Tivoli ed. 2014
quadro di John Everett Millais