Conferenza stampa su Decreto sviluppo e dismissioni patrimonio pubblico

Creato il 16 giugno 2012 da Paopasc @questdecisione
Conferenza stampa dopo il Consiglio dei Ministri del 15 giugno 2012. Presentazione del Decreto sviluppo, dei tagli alla spesa, dismissioni del patrimonio pubblico e di altri provvedimenti.Tra le altre cose figurano queste due iniziative: 
  • le dismissioni del patrimonio pubblico
  • snellimento delle strutture e riduzione degli organici
Il documento che riassume queste decisioni è disponibile qui: Provvedimenti della Presidenza del Consiglio e del Ministero dell’economia e delle FinanzeIn due parole: per esempio, per quanto riguarda la riduzione degli organici, nell'ottica del taglio della spesa pubblica e della razionalizzazione delle risorse, in attesa di ricevere dai Ministeri i rapporti sui risparmi attuabili in ogni dicastero, Monti dà l'esempio per le parti di sua stretta competenza, Presidenza del Consiglio e Ministero dell'Economia. Vi sarà un'immediata riduzione del 20% dei dirigenti e del 10% di tutti gli altri organici. A questo si unisce l'accorpamento di qualche agenzia.
Non è dato capire però che fine faranno questi dirigenti, se saranno prepensionamenti, licenziamenti, oppure contratti di lavoro non rinnovati.L'altra parte, quella delle dismissioni del patrimonio pubblico, vedono la figura centrale della Cassa depositi e prestiti. Sarà infatti questa struttura ad avere l'opzione di acquisto delle partecipazioni statali in Fintecna spa, Sace spa e Simest spa, la cui cessione dovrebbe portare nelle casse dello Stato sui 10 miliardi. Anche altri edifici di proprietà statale come le caserme, e quelli di proprietà degli enti locali confluiranno in un Fondo immobiliare gestito (e valorizzato...) dalla Cassa Depositi e Prestiti, che provvederà a venderli sul mercato. Gli enti locali proprietari degli immobili riceveranno una quota di partecipazione al fondo, che dovrà essere usata per la riduzione del debito.La Cassa Depositi e Prestiti è una società per azioni a controllo pubblico (70% del Ministero dell'Economia, 30% banche e fondazioni bancarie). Come fonte di raccolta di risorse utilizza un risparmio postale, garantito dallo Stato e l'emissione di obbligazioni, non garantite dallo Stato. Con le risorse garantite si occupa dei finanziamenti pubblici, da quelli dello Stato a quelli dei Comuni.
Di seguito la conferenza stampa.

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