Magazine Cinema

Confessions – giovani senza ideali

Creato il 12 luglio 2011 da Soloparolesparse

Inizio con la mia confessione: mi era completamente sfuggito questo film è l’ho in tutta fretta recuperato solo dopo aver letto questa recensione di Kannibal Kid.

E Confessions è uno splendore di film, dal punto di vista narrativo, dal punto di vista estetico ed anche per quel che riguarda la sceneggiatura.
Tetsuya Nakashima ha fatto un lavoro davvero ottimo.

Confessions – giovani senza ideali

Un’insegnante di una scuola media giapponese (gli alunni della sua classe hanno 13 anni) si congeda con un lungo discorso che pian piano ci svela quello che è accaduto.
Ed è accaduto che la sua bambina è morta, e sebbene l’inchiesta si sia chiusa considerando il caso come incidente lei sa che si tratta di omicidio e sa anche chi è (sono) l’assassino, perchè è stato proprio lui a confessarlo.
E direi che vi ho già detto troppo e per preservarvi le non poche sorprese nascoste nel film non vi dico altro.

Sappiate però che da qui parte una serie di vicende che ricostruiscono gli avvenimenti da più punti di vista e che tirano in gioco una serie di temi notevoli.
Dalla vendetta, alle accuse per una società senza ambizioni e per giovanissimi senza cuore e ideali.
Al ritratto psicologico di una serie di personaggi giovani e giovanissimi.

L’inizio di Confessions è straordinario.
Il lunghissimo monologo di Takako Matsu dura 30 minuti esatti. Mezz’ora in cui ci viene rivelato tutto quello che serve con uno stillicidio di notizie e rivelazioni. Scopriamo il dramma, le accuse, il progetto di vendetta, conosciamo i personaggi, le loro storie, le loro debolezze, le loro eccellenze. Uno splendore narrativo cui non trovo paragoni attendibili.
E tutto questo splendore è addirittura preceduto da una sequenza iniziale con un sacco di slow motion durante la quale Nakashima indugia sulle cosce delle ragazzine e sui visi degli adolescenti impegnati a succhiare i cartocci del latte con espressioni goduriose… latte che tanta parte avrà nella vicenda.

Confessions – giovani senza ideali

E lo slow motion ritorna più volte nel corso del film, sempre al momento giusto e nella maniera più corretta, spesso accompagnato da ottime musiche.

Dal film vengono fuori un sacco di considerazioni sulla società. Il brulicare di blog e telefonini, parte integrante e quotidiana della vita della scolaresca, ma anche l’incredibile distanza tra i ragazzini e gli adulti (genitori o insegnanti che siano) che mani, neppure per un momento, riescono a comprendere cosa pensano, come si comportano, cosa credono, sia che si tratti del singolo ragazzino, sia (maggiormente) se si tratta dell’insieme della classe, del gruppo.

E poi c’è la divisione delle diverse confessioni dei protagonisti, che si alternano e ritornano sulla vicenda. Ognuno racconta la sua parte di storia, cambiando continuamente la voce narrante ed il punto di vista. Una sorta di divisione in capitoli che quasi non si nota.

E ancora c’è la vicenda vera e propria. Terribile, devastante, senza speranza, che va a concludersi in un finale pirotecnico e indimenticabile dal punto di vista tecnico e di costruzione narrativa.

Ancora due segnalazioni legate al bello che c’è in questo film.
Un montaggio spesso esagerato al punto da confondere luoghi e tempi, volti che si intrecciano e si susseguono spezzando ogni regola del montaggio classico.
E le scene di massa con i ragazzi (in classe, in palestra) che si muovono come formiche tutte uguali nelle loro divise. Dei veri e propri acquerelli morbidi e in movimento continuo.

Insomma, visto che Confessions difficilmente arriverà nelle sale italiane, questa volta siete autorizzati a recuperarlo per strade diverse.

Potrebbero interessarti:

  1. Con gli occhi dell’assassino – la recensione
  2. Higanjima – fuga dall’isola dei vampiri
  3. Sick Nurses – infermiere sexy e cattivelle
  4. Super 8 – la recensione in anteprima
  5. The shock labyrinth – uno Shimizu da dimenticare
Better Related Posts Plugin

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :