"Canterò mentre crepate, danzerò sulla vostra sporca carogna".(HENRY MILLER, Tropico del Cancro)
Dopo una breve ma intensa esperienza di presentazioni, ho individuato le seguenti differenze fra quello che di solito succede con Zio Scriba (di qui in avanti
ZS, colore blu) e quello che succede al cospetto della Superstar Stronzetta media (di qui in avanti SS, marrone). Che spesso non è neanche uno scrittore (giornalistozzi pompati, stronzettume televisivo, Very Important Pirla e chi più ne ha più se li tenga) ma in italiA questo non conta. Magari il confronto vi farà divertire. Magari vi farà incazzare.La SS arriva in libreria con almeno 40 minuti di ritardo, quasi sempre voluti e calcolati: fa più figo.ZS è già lì mezz'ora prima, per accogliere con un sorriso, e salutare, le Persone che gli hanno fatto l'onore di venirlo a sentire.
La SS sembra uno obbligato a stare lì, davanti a quella gente di cui non gli frega un cazzo. Se è in vena, piazzerà due o tre citazioni stantie (ma secondo lui molto brillanti). Se non è in vena, sembrerà di stare alla cerimonia finale di una di quelle sette del suicidio collettivo.
Alle presentazioni di ZS, malgrado lui sia emozionatissimo, sembra di stare a un ricevimento fra amici di vecchia data.
Dal libro della SS si fanno meno letture possibili. Forse si vergogna. Forse ha paura che la gente "se ne accorga".
Di solito i brani letti dal romanzo di ZS vanno da un minimo di tre a un massimo di dieci (potrebbero essere di più, ma a una cert'ora le librerie tendono a chiudere...)
Spesso la presentazione della SS è così deludente che gente venuta con la ferma intenzione di acquistare il libro (perché è in classifica) cambia idea, e se ne va via prima.
Quasi sempre a fine presentazione delle ragazze si avvicinano a ZS per dire: "Confesso che non pensavo di comprarlo, ma le letture e le cose che avete detto mi hanno convinto: mai vista una presentazione così!".
Molte volte la SS si fa presentare e affiancare da noiosi e pretenziosi parrucconi. Non che lo scelga: è la gente con cui ha a che fare nel mondo editoriale.
Chi accompagna ZS è, se possibile, ancor più entusiasta e appassionato di lui, in modo quasi contagioso. Se poi ci sono i reading di Francesco Coscioni, il pubblico sarebbe contento di star lì anche pagando il biglietto!
Questo non volevo dirlo, ma in italiA, patria della Meritofobia, il libro della SS, assai di frequente, fa cagare.
Non dovrei dire neanche questo, per via di quella menata del "chi si loda s'imbroda", ma il romanzo di ZS è bello da impazzire.
Il giorno dopo la presentazione della SS, un'altra vagonata di pilotate recensioni cartacee (e/o cartaigieniche) va ad assommarsi alle diecimila già scritte.
Su ZS, solito assordante silenzio assoluto da parte della simpatica servitù mediatica.