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Conoscere il “piccolo” volontariato

Creato il 29 novembre 2013 da Molipier @pier78
Conoscere il “piccolo” volontariato IlariaP IlariaP vedi altri articoli 29 novembre 2013 11:40 2 Flares Filament.io Made with Flare More Info'> 2 Flares ×

Questo articolo ha l’ambizione di introdurvi al mondo del volontariato, attraverso la descrizione di una realtà molto vicina a me, a testimonianza che chiunque, nel suo piccolo, può fare qualcosa, che si rivelerà essere molto.

L’associazione di cui vi parlerò, sfruttando questo canale, nasce su iniziativa di un gruppo di amici mossi dalla necessità e dal desiderio di creare un ambito d’incontro, confronto ed impegno per tutte le persone che sono interessare a sviluppare progetti sociali. IoMondo Onlus, questo il nome dell’associazione, opera prevalentemente in Brukina Faso, ove porta avanti progetti di sviluppo umano e di sostegno alle popolazioni.

L’idea mobilitante di questo gruppo di ragazzi, risiede nella convinzione che la solidarietà non basta. Il vero aiuto, la vera solidarietà è far sì che i popoli ritrovino fiducia in loro stessi, si rialzino, si organizzino e promuovano progetti di sviluppo che siano controllabili e gestibili direttamente da loro., ed è proprio a partire da queste considerazioni che sono state organizzare le attività ed i progetti in Burkina Faso. Infatti, sono le persone stesse di un quartiere o di un villaggio ad organizzarsi secondo tempi, modalità e strumenti a loro congeniali e le stesse persone che ricevono aiuto si impegnano ad offrirlo ad altri; in questo modo le campagne si espandono in modo esponenziale per dinamica propria e non hanno termine.

Gli stessi volontari italiani coincidono con il cuore dell’associazione ed in media due volte all’anno si recano personalmente, ed autofinanzionadosi, in Burkina Faso per portare le donazioni raccolte in Italia e per una lunga serie di riunioni con la responsabile dei progetti di sviluppo umano, Alice Ouedraogo, e con tutti i burkinabè coinvolti.

Inoltre, questi viaggi sono aperti a chiunque voglia partecipare e proprio in questo modo si ha la tangibile percezione di quanto poco (per noi) possa fare tantissimo (per qualcun altro e anche per noi stessi). Le attività per la raccolta fondi, promosse dai volontari di IoMondo, variano a partire dalle mostre fotografiche ai tornei sportivi.

Durante le prime, vengono esposte e vendute immagini di paesaggi ed abitanti del Burkina Faso, ritratti duranti i viaggi intrapresi dai volontari. Ad esempio della seconda attività, possiamo citare il I° torneo di calcetto a 5 “IO MONDO CUP”, svoltosi a luglio 2013 e rivolto non solo ai giocatori, ma anche alle loro famiglie ed amici, con piscina, palestra, animazione e laboratori per i più piccoli a disposizione.

Non posso non citare, gli immancabili appuntamenti serali per condividere le l’esperienze al ritorno da ogni viaggio in terra burkinabè, comodamente seduti a tavola in ristoranti disponibili a promuovere cene di beneficenza, devolvendo una quota all’associazione. Durante ogni evento citato, erano (e sono) disponibili oggetti di artigianato burkinabè acquistati in loco dai volontari o frutti di progetti dell’associazione stessa, come il sapone ed il burro di karitè ed il miele.

Oltre a questi “eventi mondani”, quotidianamente sono attive le raccolte per i diversi progetti in Burkina Faso, portati avanti attraverso la collaborazione con l’associazione africana “Association pour la Protection de l’enfance et la promotion de la Femme au Burkina Faso” e l’ “Association Santè Plus”.

  1. Regala un sorriso al Burkina Faso: progetto nato nel febbraio 2006 che si propone di fornire un sostegno a distanza ai bambini che vivono in condizioni particolarmente disagiate nella capitale di Ouagadougou. Si tratta di una campagna che offre l’opportunità ad ogni bambino di andare a scuola, di curarsi e di nutrirsi rimanendo nel proprio Paese e con la propria famiglia.
  2. Regala un Sorriso ad un villaggio in Burkina Faso: progetto nato nel gennaio 2009 che si propone di fornire un sostegno scolastico a distanza ai bambini di un intero villaggio che vivono in condizioni di povertà.

Si tratta di una campagna che offre l’opportunità ai bambini di un intero villaggio di andare a scuola.

  1. Microcredito in Burkina Faso: progetto nato nel 2004 a Ouagadougou (la capitale), e coinvolge attualmente 80 donne del quartiere di Cissin. In un contesto in cui la fame e la povertà colpiscono soprattutto le donne ,è proprio da esse che si è manifestata l’esigenza di trovare un modo per uscire con le proprie forze dalla loro condizione di fame e povertà. Con il sostegno dei volontari italiani, è stato possibile mettere a punto il progetto di microcredito e finanziare le micro attività delle donne i cui benefici sono per la maggior parte delle famiglie, l’unica fonte di sostentamento.
  2. Un pozzo per Yamba: in questo villaggio a 25 km a nord della capitale, l’associazione ha promosso un progetto di microcredito attraverso il quale gli abitanti del villaggio possono acquistare le sementi e intraprendere piccole attività commerciali e din più, a causa della scarsità d’acqua nella zona si è deciso di raccogliere fondi per la costruzione di un pozzo, indispensabile per lo sviluppo delle attività già in corso. La realizzazione di un pozzo per la popolazione di Yamba significa, oltre che la possibilità di disporre di acqua pulita, un miglioramento notevole sia delle condizioni di salute sia della qualità dell’alimentazione.

Il pozzo è stato realizzato da una ditta locale che ha eseguito il sondaggio idrogeologico per individuare il punto migliore per l’escavazione.

  1. Campagna stop malaria: Il progetto “StopMalaria” è nato nel quartiere Cissin alla periferia di Ouagadougou grazie al coraggio e alla forza di 50 donne burkinabè. In un primo tempo i volontari italiani hanno organizzato per loro dei corsi di formazione sui temi sanitari di base e sulla prevenzione della malaria. Dopo alcuni mesi di preparazione le donne stesse hanno iniziato l’intervento concreto nel quartiere per sensibilizzare e fornire informazioni preziose sulla salute dei bambini e delle loro madri. Tutto ciò è avvenuto non solo attraverso comunicazioni verbali porta a porta, ma anche attraverso rappresentazioni teatrali di piazza seguite da brevi riunioni durante le quali sono stati distribuiti materiali informativi cartacei strutturati per immagini sulla profilassi da seguire. Nello stesso tempo, grazie al contributo economico di ogni singola donna e ai fondi raccolti in Italia, è stato possibile distribuire le prime 300 zanzariere impregnate.

Ad oggi il gruppo promotore dell’iniziativa è cresciuto di numero e attualmente la struttura, che conta circa 80 persone, sta espandendo le zone di intervento nei quartieri limitrofi con l’intenzione di iniziare un’attività di formazione orientata alle fasce più deboli della popolazione con il supporto dell’associazione “Santèplus”.

Tutte le informazioni riportate in questo articolo sono state attinte dal sito dell’Associazione www.iomondo.org. Allo stesso indirizzo potrete trovare ulteriori approfondimenti e dettagli, nel caso, lo spero, abbiate trovato la trattazione interessante.


Conoscere il “piccolo” volontariato

Profilo di Ilaria Pietrini

Laureata in Biologia, inseguo il mondo della ricerca senza dimenticare il mio lato artistico e la mia passione per la lettura e la scrittura. Amante del mondo, del mare, della natura, dei viaggi e delle persone...gli amici dicono di me che sono "una ricercatrice nell'anima".

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