Mi sembra opportuno dopo aver descritto vari possibili modelli di sviluppo sociale, segnalando il valore dell’agricoltura sociale e le sue manifestazioni ,dare un’informazione che ho preso dalla rete dopo aver partecipato ad alcuni seminari sugli stili di vita che questa crisi ci pone come possibile e libera, sottolineo libera, scelta.
Il bello è che questi incontri li ha promossi la parrocchia, li hanno sostenuti preti giovani e in fase di ordinazione, parroci scomodi ma non tanto ai vescovi ma ai tranquilli parrocchiani che stanno tanto bene nelle prime panche e non si accorgono di altro.
Pertanto ok ai verdi, ecologisti ma le riflessioni che derivano dal Vangelo superano anche quelle pur sacrosante del rispetto della natura.
Siccome i politici pensano che si può catturare ancora i voti dei fedeli (altrimenti perché son fedeli!) e non faccio troppe distinzioni tra i partiti maggiori e non ho sentito da Nessuno una critica a quello che ci costa a noi e alle generazioni future di mantenere una società capitalistica e iperconsumistica ma tutti vogliono che la ripresa sia sui consumi e nuovi modelli di auto (e dove le parcheggiamo? e andiamo in fila indiana a spendere quei pochi soldi che con stress riusciamo a prendere?) allora segnalo una, forse fra le tante, proposte di consapevolezza civile sul consumo critico ed altro.
Riporto la proposta:
“Il progetto PULCN (Progetto Lista Civica Nazionale) è arrivato, grazie al contributo di molti gruppi locali di tutta Italia ad un buon livello di strutturazione (vedi ad es. la carta di intenti su www.perunalistacivicanazionale.it). Vogliamo quindi farlo conoscere in Lombardia a quanti sono alla ricerca di qualche cosa di nuovo, credibile e capace di farsi portatore di nuove esperienze e nuove idee come ad esempio i GAS, la lotta alle grandi opere inutili (EXPO2015, TEEM, ecc.) , la diffusione della democrazia diretta da affiancare a quella rappresentativa.
“Specifichiamo subito che questo progetto è caratterizzato da tre paletti irrinunciabili che sono:
* la distanza dai partiti tradizionali che purtroppo hanno fatto politica con troppa attenzione alla conservazione delle poltrone e dimenticando l’Italia reale che lavora e che soffre.
* l’utilizzo della democrazia diretta (ovvero uno vale uno) ad ogni livello di PULCN in modo che ogni cittadino – se vuole – torni ad essere un attore
* una serie di regole che garantiscano che i candidati di PULCN non possano fare della politica il lavoro della vita. Quindi no ai privilegi, riduzione degli emolumenti, numero di mandati limitato e controllo da parte degli elettori.
Per chi volesse maggiori dettagli e partecipare, agli incontri che la rete può proporre ecco il link http://retecivicaitaliana.it/