Questa settimana ho avuto modo di leggere alcuni articoli interessanti sul cervello e ho pensato di condividerne con te i risultati.
Il cervello è un organo molto complesso e probabilmente proprio per questo negli anni, parallelamente alle numerose ricerche, si sono diffuse anche una serie di “false verità”, una serie di affermazioni assunte per vere dalla maggior parte delle persone, ma che, se analizzate, sono in realtà frutto di errori o errate interpretazioni. Vediamone assieme alcune!
LE “RUGHE” DEL CERVELLO SONO LEGATE ALL’APPRENDIMENTO

In realtà i solchi, le circonvoluzioni del nostro cervello, quelle che qui ho definito “rughe”, non sono legate a quanto impariamo, quindi non aumentano con l’aumentare delle informazioni e/o abilità acquisite, ma si tratta di una questione strutturale. Gli scienziati ritengono che esse esistano per una questione di spazio: al nostro cervello serviva più spazio per “ospitare” tutte le varie funzioni!

In realtà noi utilizziamo buona parte del nostro cervello sempre. Le scansione cerebrali hanno dimostrato che, qualunque sia il compito che stiamo svolgendo, non esistono aree inattive, ma solo aree più attive di altre. Questa falsa credenza sembra aver avuto origine, agli inizi del ventesimo secolo, quando lo psicologo americano William James ha affermato “Facciamo uso solo di una piccola parte delle nostre risorse fisiche e mentali”. Probabilmente lo psicologo non poteva all’epoca comprendere il funzionamento di ogni area cerebrale, ma questo non significa che queste aree non lavorassero.
UTILIZZI L’EMISFERO DESTRO O SINISTRO: CHE TIPO SEI?


In realtà solo una parte della materia cerebrale è grigia, ma il cervello è composto anche da sostanza bianca (che contiene le fibre nervose che collegano la materia grigia) e sostanza nera (che fa parte dei gangli basali).
LE ABILITA’ CEREBRALI DIMINUISCONO DOPO I 40 ANNI

In realtà questa affermazione è generica e non corretta. Probabilmente questa convinzione deriva dal fatto che alcuni compiti, come ad esempio imparare una lingua straniera, risultano essere più difficili da eseguire mano a mano che si va avanti con l’età. Ci sono però altre capacità che, al contrario, aumentano con l’aumentare dell’età, ad esempio le abilità linguistiche (riferite soprattutto al lessico), la capacità di gestire le emozioni, ecc. Inoltre è stato visto che, se stimolato costantemente, il cervello produce nuovi collegamenti tra neuroni e si può avere un miglioramento del funzionamento anche a 90 anni!

Un tempo i neuro-scienziati credevano che le cellule cerebrali proliferassero solo fino ai 2 anni e che col passare degli anni si verificasse una continua perdita di neuroni (le cellule del cervello). Molti studi hanno dimostrato, invece, che con stimolazione appropriata è possibile la rigenerazione delle cellule cerebrali.
I GIOCHI RENDONO PIU’ INTELLIGENTI

Fare cruciverba, sudoko, o altri giochi “Brain Training” può aiutare a migliorare delle competenze specifiche, ma non migliora la funzione cerebrale globale, insomma giocare non rende più intelligenti!
Quante di queste affermazioni erano anche tue convinzioni?
Alla prossima settimana,
Marta





