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Caro Diario Oggi qui con noi abbiamo un ospite davvero speciale sto parlando della scrittrice Licia Troisi la quale ha concesso a me e mia sorella Selene una piccola intervista conosciamola insieme:
- Cara Licia, benvenuta nel nostro piccolo angolino, io e mia sorella Selene siamo liete di averti con noi quest'oggi per questa piccola intervista. Sei una delle più grandi scrittrici fantasy mai viste prima e i tuoi libri hanno riscosso un grande successo nel nostro paese, quando è iniziata la tua passione per la scrittura, e quando hai capito di voler diventare scrittrice?
In realtà quando è stato pubblicato il mio primo libro. Fino a quel momento, la scrittura era un hobby e un'esigenza, ma non avevo mai immaginato potesse diventare un lavoro. Mi sembrava una cosa troppo difficile da realizzare, per cui preferivo coltivare la scrittura come un piacere privato.
- Nella tua biografia, citi i tuoi due primissimi libri "Le Mille e Una Licia" e "Mindy e Sindy" ti va di parlarci un po di loro?
Il primo è semplicemente una raccolta di favolette che scrissi tra i sette e gli otto anni; erano per lo più ispirate ai cartoni animati che vedevo all'epoca. Sindy e Mindy invece è una cosa di 20 pagine, ispirata a Lovely Sara, un cartone animato che mi piaceva molto. Entrambi i volumetti adesso sono nella libreria dei miei, che li hanno conservati per ricordo.
- Nel 2004 la mondadori pubblica il tuo primo grande romanzo "Le Cronache Del Mondo Emerso - Nihal Della Terra Del Vento", qual'è stata la fonte di ispirazione per questa saga?
In qualche modo rappresenta il percorso della mia adolescenza, ovviamente messo sotto metafora, l'ispirazione principale è stata quella. Poi, certo, ci sono stati anche tanti altri elementi che mi sono serviti da spunto: Bersek, ad esempio, il mio fumetto preferito, o, per il carattere e l'aspetto di Nihal, Nirvana, uno dei pochi film di fantascienza italiani usciti negli ultimi anni, in cui c'era una hacker coi capelli azzurri, interpretata da Stefania Rocca, che mi aveva colpita molto a livello visivo.
- Nihal è un nome alquanto insolito, da dove nasce questa tua scelta?
È il nome arabo di una stella della costellazione della Lepre. In principio il personaggio si chiamava Leida, italianizzazione di Leiden, città olandese importante nella fisica dell'800-'900; la casa editrice mi chiese di cambiarlo e il mio editor, vedendomi in difficoltà, mi suggerì di sfruttare i miei studi di astrofisico. Così, andai a spulciare i cataloghi arabi delle stelle, alla ricerca di nomi che mi piacessero. Quasi tutte le mie protagoniste hanno nomi di stelle.
- Ti rispecchi in lei?
Abbastanza. Anch'io sono piuttosto cocciuta e ho delle fragilità di fondo che mi infastidiscono.
- Qual'è il personaggio al quale sei maggiormente affezionata, e perchè?
Ido. Credo sia il personaggio che mi è venuto meglio, ha rappresentato per me una specie di figura paterna nei libri del Mondo Emerso. Finché c'era lui, mi sentivo in qualche modo sicura: se anche il resto fosse andato male, almeno c'era un personaggio che mi avrebbe soddisfatta. Dirgli addio è stato piuttosto difficile
- Qual'è invece quello che ti ha dato maggior difficoltà nella sua realizzazione?
Soana. All'inizio non mi riusciva di focalizzarla per bene, faticava a trovare un suo posto nella storia e una sua caratterizzazione forte. In pratica sono riuscita a capirla solo a partire dal secondo libro delle Cronache.
- Durante la creazione dei tuoi numerosi libri, quali sono state le maggiori difficoltà incontrate?
Spesso mi imbatto in problemi di trama, che in genere però risolvo prima di cominciare a scrivere. Scrivere un libro è sempre una questione di equilibrio tra ciò che vuoi narrare, perché ti piace, e i vincoli che la storia ti impone, a causa delle premesse che hai posto. Non sempre è facile mediare tra queste due istanze.
- Per la realizzazione delle copertine dei tuoi libri, ti sei rivolta al piu grande illustratore grafico italiano, sto parlando di Paolo Barbieri, come ti sei trovata a collaborare con lui?
Benissimo. Adoro il suo lavoro, nonostante svolgiamo professioni diverse abbiamo lo stesso modo di concepire il modo di praticarle, e abbiamo avuto anche una formazione simile. Trovo che rispecchi in modo fantastico i miei racconti, per altro sempre aggiungendo la sua caratteristica nota personale.
- Sul tuo sito Abbiamo letto che il 3 novembre a lucca, presenterai il tuo nuovo libro "I Regni di Nashira 2 - Le Spade Dei Ribelli" puoi stuzzicarci con qualche anticipazione?
Il nuovo libro permetterà di scoprire che Nashira è un posto molto più complesso di quanto non sembri. Una parte del romanzo sarà ambientato in posti che ancora non abbiamo visto, e al contempo Talitha sarà posta davanti a scelte molto dilanianti.
- Perche hai scelto di intraprendere la strada del fantasy e non un altra strada?
Non è stata una scelta completamente consapevole: semplicemente, la prima storia in cui credessi davvero che mi è venuta in mente era fantasy. Evidentemente, qualcosa del genere risuona profondamente con la mia creatività.
- Tra tutti i romanzi che hai scritto c'è nè uno al quale sei maggiormente affezionata, e perchè.
Credo I Dannati di Malva; è un piccolo progetto, ma è stato un esperimento che mi ha molto divertita, ed è anche un libro "impegnato", visto che ha anche l'ambizione non da poco di parlare di un argomento di stretta attualità, lo smaltimento illegale dei rifiuti tossici.
- Hai mai pensato di trasformare una delle tue storie in un film?
Ovviamente sì, ed esiste un progetto. I diritti cinematografici sono stati comprati da una casa di produzione italiana, ma i tempi di realizzazione di un film, per altro così complesso come un fantasy, sono molto lunghi. Al momento si stanno cercando partner per una coproduzione internazionale.
- Qual'è il tuo autore preferito? Hai preso spunto da esso nei tuoi romanzi?
Nel fantasy, Jonathan Stroud, autore della Trilogia di Bartimeus. In effetti no, non ho preso spunto, facciamo generi tutto sommato diversi, ma l'ammiro moltissimo. In questo periodo, però, sto iniziando a lavorare su una nuova storia, e qualche giorno fa mi è capitato di scrivere una scena che in qualche modo risentiva della sua influenza.
- Hai un genere preferito nella lettura?
No, leggo di tutto. Mi piace il noir italiano, ma in realtà non c'è un genere che amo più degli altri. Sono giusto un po' scarsa sulla poesia, che non riesco mai ad apprezzare appieno.
- Atraverso i tuoi libri qual'è il messaggio che vorresti far arrivare hai tuoi lettori?
I più svariati, in verità, e cambiano a seconda del periodo in cui scrivo. Il messaggio di fondo probabilmente è lo stimolo alla ricerca: bisogna cercare e cercarsi, tutta la vita, ponendosi dubbi e cercando di scoprire la nostra verità. È l'unico modo per costruire un mondo migliore.
- Hai qualche consiglio da dare ha chi vuole intraprendere la carriera da scritore?
Può sembrare banale, ma la cosa fondamentale è leggere moltissimo, spaziando il più possibile tra i generi. In seconda battuta, scegliersi un lettore che ci voglia abbastanza bene da darci consigli spassionati e, se necessario, anche crudeli, e infine provare a spedire alle case editrici: leggono i libri degli esordienti e sono continuamente alla ricerca di nuovi autori.
Grazie mille per averci dedicato un pò del tuo tempo, ti ringraziamo per aver collaborato con noi e i nostri blog, Vi ricordiamo che potrete incontrate La scrittrice Licia Troisi Sabato 3 Novembre 2012 a Lucca alle Ore 11.30 al Cinema Centrale e Domenica 4 Novembre 2012 sempre a Lucca Ore 15.00 Sala Ingellis, un abbraccio Arwen e Selene
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