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Conosciamo i vari disturbi del sonno per poterli risolvere

Creato il 31 maggio 2013 da Benesserestaff @benesserestaff

I disturbi del sonno si distinguono in dissonnie e parasonnie: le prime interferiscono con il sonno, causandone un’alterazione del ritmo, della qualità o della quantità; le seconde, invece, hanno a che fare con i sogni, e si verificano principalmente durante l’infanzia e la pubertà. Le dissonnie sono: disturbo del ritmo circadiano del sonno, ipersonnia, disturbi del sonno causati dalla respirazione, narcolessia e insonnia. Le parasonnie sono: terrore nel sonno, disturbo da incubi, sonnambulismo, bruxismo, sindrome da gambe senza riposo e enuresi notturna.

Il disturbi legati al ritmo circadiano del sonno

Il disturbo del ritmo circadiano del sonno è provocato da uno squilibrio tra il ritmo circadiano sonno – veglia della persona e il ciclo sonno – veglia determinato dall’ambiente. Tipico è il caso delle persone che lavorano su turni diurni e notturni, e che dunque vedono il proprio ciclo del sonno continuamente turbato.

L’ipersonnia

L’ipersonnia si presenta come la necessità, da parte della persona, di dormire molte più ore rispetto a una persona normale. Chi è ipersonne fa fatica a svegliarsi al mattino, e anche nel corso della giornata manifesta la necessità di riposare e fare sonnellini: sonnellini che durano anche un’ora ma che, tuttavia, non permettono al soggetto di riposarsi realmente. Non è raro che al risveglio si sia confusi e nervosi.

Conosciamo i vari disturbi del sonno per poterli risolvere

Il disturbi del sonno causati da una cattiva respirazione

Il disturbo del sonno causato da una cattiva respirazione si contraddistingue per l’interruzione del sonno causata da una patologia della respirazione (per esempio sindrome da ipoventilazione alveolare); non è collegato a disturbi mentali o a effetti di sostanze come farmaci o alcol

La narcolessia

La narcolessia non è altro che una sonnolenza eccessiva che si avverte nel corso della giornata anche quando di notte si è dormito adeguatamente. Si differenzia dall’ipersonnia perché il sonno si presenta con attacchi improvvisi, e non gradualmente. Al termine degli attacchi, si ha l’impressione di essere riposati, anche se nel giro di pochi minuti potrebbe comparire un nuovo attacco.

L’insonnia

L’insonnia rappresenta la difficoltà di addormentarsi o l’incapacità di restare addormentati per periodi di tempo lunghi a sufficienza per garantire un riposo adeguato. L’insonnia è presente non nel momento in cui un soggetto, pur dormendo poco, si senta riposato, ma solo quando questa quantità ridotta rappresenti un problema, psicologico o fisico. Ogni individuo, infatti, ha bisogno di una quantità di sonno specifica: non è detto che chi dorme quattro ore sia meno riposato di chi ne dorme sette, se la persona che dorme sette ore ha bisogno, per sentirsi riposata, di otto ore di sonno.

Il terrore nel sonno

Il terrore nel sonno, noto anche come Pavor Nocturnus, si presenta con un risveglio brusco accompagnato nella maggior parte dei casi da sudorazione, pianto, urla, pupille dilatate, tachicardia e accelerazione del respiro: si tratta, in pratica, di una crisi di angoscia.

Conosciamo i vari disturbi del sonno per poterli risolvere
Il disturbo da incubi

Il disturbo da incubi causa sogni spaventosi, con immagini particolarmente emotive che causano il risveglio della persona. Essa, da sveglia, ricorda tutti i dettagli del sonno, e può mostrarsi impaurita e ansiosa, impossibilitata a riaddormentarsi.

Il sonnambulismo

Il sonnambulismo fa sì che la persona compia, durante il sonno, azioni come mangiare, alzarsi, camminare, sedersi, senza che se ne renda conto. Di norma il sonnambulismo compare durante la fase NREM(non rem), all’inizio della notte. È difficile svegliare una persona sonnambula: questa, d’altra parte, al risveglio può mostrarsi confusa e non in grado di comprendere quel che è successo.


Il sonnambulismo è relativamente diffuso nei ragazzi in età di pubertà e adolescenziale: solitamente si presenta per la prima volta tra i quattro e gli otto anni.

Il bruxismo

Il bruxismo consiste nel digrignamento dei denti: in pratica, mentre si dorme si sfregano i denti tra di loro ma non ci si rende conto di tale azione. Il movimento incontrollato rischia di causare mal di testa, difficoltà ad aprire la bocca, tensione alla mandibola e danni ai denti, usurando soprattutto i canini e gli incisivi laterali.

La sindrome da gambe senza riposo

La sindrome da gambe senza riposo fa sì che la persona, a letto o a riposo, avverta una sensazione fastidiosa alle gambe: crampi, formicolio, prurito, irrequietezza, difficoltà a mantenere fermi gli arti inferiori e insopprimibile desiderio di muoverli. Le conseguenze si concretizzano in difficoltà a prendere sonno e, durante il sonno, risvegli dovuti proprio al movimento delle gambe.

L’enuresi notturna

L’enuresi notturna consiste nell’incapacità o comunque nella difficoltà di controllare, durante il sonno, la fuoriuscita di urina. Il fenomeno è piuttosto comune nei bambini di età inferiore ai sei anni, mentre in individui più grandi le cause potrebbero essere organiche. L’enuresi notturna potrebbe dipendere da infezioni delle vie urinarie, disturbi percettivi con difficoltà di avvertire lo stimolo o motivi psicologici.
Curare i disturbi del sonno

La cura dei disturbi del sonno può essere messa in pratica in maniera autonoma solo quando essi si presentano in forme leggere. In generale, alcuni consigli possono valere per tutti:

  • Mai consumare pasti troppo pesanti prima di andare a dormire;
  • Non praticare attività sportiva nelle due ore che precedono il sonno;
  • Evitare cioccolato e caffè prima di andare a letto;
  • Mai dormire a pancia in giù;
  • Se gradita, una tazza di camomilla prima del sonno favorisce il riposo.

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