Il bambino è ricoverato presso l’Ospedale Gaslini di Genova. Pippo D’Aleo, il papà di Davide e Maria Sofia, spiega: “Siamo ora nella fase più importante, entro sette o otto giorni sapremo come è andata”.
Sai che puoi conservare le cellule staminali del cordone ombelicale del tuo bambino al momento della sua nascita? Scopri come e perché è utile. Clicca qui e scarica la guida gratuita a conservazione cordone ombelicale e cellule staminali. Link sponsorizzatoIl trapianto di cellule staminali è stato possibile grazie alla nascita della piccola Sofia attraverso fecondazione assistita e diagnosi pre impianto, cui i genitori di Davide hanno fatto ricorso affidandosi a un ospedale in Belgio, poiché in Italia questo procedimento è vietato. È stato così possibile essere certi che le cellule staminali della sorellina potessero essere utilizzate per trattare Davide.
La patologia di Davide, l’anemia di Fanconi, lo costringe a sottoporsi a trasfusioni di sangue che sono diventate sempre più frequenti, ma con questo trapianto di cellule staminali la speranza è quella di migliorare le sue condizioni di vita.
Attorno alla famiglia D’Aleo si è stretta in questi anni tutta la comunità di Sciacca, il Paese di origine della famiglia, che grazie ad una gara di solidarietà ha raccolto i fondi necessari per consentire alla famiglia di sostenere le spese per il viaggio in Belgio e per il trasferimento a Genova, avvenuto circa un anno fa. Pippo D’Aleo ha infatti abbandonato la sua attività di pescatore mentre la moglie Gisella è casalinga.
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