La conservazione del cordone ombelicale potrebbe essere utile per prevenire o ritardare l’insorgenza del diabete nei bambini ad alto rischio. È l’ipotesi di un team di ricercatori Australiani che sta lavorando per verificarne l’esattezza.
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Le cellule staminali del cordone ombelicale si sono già dimostrate utili nel trattamento di numerose patologie, come la leucemia, l’anemia e altre ottanta patologie, come sancito anche dal Ministero della Salute Italiano nel decreto del 18 novembre 2009. Ora una equipe medica del The Children’s Hospital di Westmead, Sidney, pensano che l’impiego di cellule staminali del cordone ombelicale possa essere utile nella prevenzione del diabete di tipo1.
Per verificare la loro ipotesi i ricecatori condurranno un trial clinico. I pazienti saranno sottoposti a trapianto autologo di cellule staminali. In particolare saranno iniettate nel pancreas cellule T regolatrici che, secondo i medici, sarebbero in grado di fermare il processo autoimmune che porta l’organismo dei soggetti affetti da diabete a distruggere le cellule pancreatiche che producono insulina.
La professoressa Maria Craig, endocrinologo pediatrico dell’ospedale, ha dichiarato: “Studi su modelli animali hanno mostrato che l’infusione di cellule T regolatrici previene l’insorgenza del diabete di tipo 1, quindi ci sono delle solide basi scientifiche per approfondire questa ipotesi. La ricerca sta approfondendo sempre più il potenziale delle cellule staminali del cordone ombelicale e del potente mix di cellule contenuto nel sangue cordonale”.
Lo studio coinvolgerà 20 bambini di età compresa tra 1 e 12 anni che hanno parenti stretti affetti da diabete di tipo 1.