Alla nascita del tuo bambino puoi scegliere di conservare le cellule staminali contenute nel suo cordone ombelicale. Ma perché fare questa scelta? E come fare per conservare? Scopriamolo insieme.
Il sangue cordonale presente nel cordone ombelicale del tuo bambino è ricco di cellule staminali, cellule primitive che sono in grado di generare qualsiasi altra cellula del corpo umano. È una caratteristica, questa, che desta da sempre l’interesse di tanti ricercatori a livello mondiale che sono alla ricerca di terapie e trattamenti per le tante malattie ancora senza cura. Ad oggi le cellule staminali del cordone ombelicale offrono la possibilità di trattare più di ottanta patologie (qui l’elenco completo), ma la scienza non si ferma mai e sono attualmente in corso numerosi studi scientifici con lo scopo di verificare l’efficacia delle cellule staminali nel trattamento di tante altre patologie.
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Ad esempio è attualmente in corso un trial clinico che mira a verificare se l’impiego di cellule staminali possa essere una opzione del trattamento del diabete di tipo 1. Ma questo è soltanto uno dei tanti esempi che si potrebbero fare. certo è che il fatto che si stia indagando in questa direzione non garantisce che si approderà prima o poi a una soluzione in questo senso, ma come sappiamo la scienza è in grado di compiere grossi passi avanti anche in breve tempo in direzioni spesso imprevedibili.
Ma come fare per conservare? Prima di tutto bisogna specificare che è possibile sia donare le cellule staminali del cordone ombelicale al sistema pubblico (rinunciando alla proprietà sulle cellule, che saranno utilizzate dal primo donatore compatibile che ne farà richiesta), sia conservarle privatamente presso una banca privata del cordone ombelicale. In quest’ultimo caso le staminali saranno mantenute a disposizione della famiglia, che potrà utilizzarle, in caso di necessità, sia per il bambino dal cui cordone le cellule sono state prelevate e sia per i componenti della sua famiglia (con percentuali di compatibilità che arrivano al 50%tra fratelli e al 25% tra genitori e figli). Dopo avere scelto la banca del cordone ombelicale a cui affidarsi sarà sufficiente compilare alcuni moduli (l’autorizzazione alla esportazione delle staminali) presso la direzione sanitaria dell’ospedale dove avverrà il parto. Sarà poi la banca del cordone ombelicale a pensare a tutto, consegnandovi un kit di raccolta che il personale sanitario dovrà utilizzare per prelevare le cellule staminali e occupandosi, dopo il parto, del recupero del kit, dell’analisi delle cellule raccolte e, se tutto è pronto per la conservazione, della crioconservazione delle cellule in speciali container a bassissima temperatura. Le basse temperature manterranno le cellule vitali per molti anni a venire e sarà quindi possibile, in caso di necessità, disporne senza avere la necessità di ricercare un donatore compatibile.