Qualche curiosità, un po’ di storia, qualche informazione importante sulla conservazione del cordone ombelicale. Informazioni in pillole, tutte da approfondire.
Il primo trapianto di cellule staminali del cordone ombelicale risale al 1988, quando a un bambino affetto da Anemia di Fanconi vennero infuse cellule staminali prelevate dal cordone ombelicale della sua sorellina appena nata (Gluckman, E., et al., Hematopoietic reconstitution in a patient with Fanconi’s anemia by means of umbilical-cord blood from an HLA-identical sibling. N Engl J Med, 1989. 321(17):p. 1174-8.)
Negli ultimi otto anni il numero di pazienti curati con infusioni di cellule staminali è triplicato (Fonte: Bone Marrow and Cord Blood Donation and Transplantation)
Ricercatori di tutto il mondo sono attualmente impegnati in sperimentazioni cliniche per valutare l’utilità di terapie con cellule staminali ombelicali e non per il trattamento di condizioni patologiche come malattie infiammatorie , autoimmuni o altro ancora (per esempio diabete, artrite reumatoide, morbo di Chron, morbo di Parkinson, Alzheimer) e nella riparazione del danno cerebrale da trauma o conseguente a ischemia. Naturalmente il fatto che i trial clinici sono in corso non significa che le cellule staminali siano già una terapia attuale per queste patologie e non vi è la certezza che possano esserlo in in futuro.
Nel nostro paese la percentuale di cordoni ombelicale gettati nei rifiuti biologici è del 95% (la fonte dei dati è l’ADUC, i dati risalgono al giugno 2011). A volte ciò accade anche quando i genitori hanno espresso la volontà di raccogliere e donare le cellule staminali al sistema pubblico.
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Contiene tante informazioni scientifiche sulla conservazione del cordone ombelicale, un sunto degli aspetti legali più importanti da conoscere, una rassegna stampa che riporta alcuni dei casi di successo in seguito a trapianti di cellule staminali del cordone ombelicale e molto altro ancora! Un documento attendibile e autorevole, scritto con la collaborazione dei ricercatori della Harvard Medical School di Boston.