Correva l'anno Duemilanove, o Duemiladieci, un venerdì sera di ordinaria follia, io e le mie due amiche eravamo pronte e cariche per far baldoria. All'ultimo minuto si aggrega a noi un mio carissimo amico (d'ora in avanti, per voi Il D.). Era la prima volta che usciva con la mia compagnia e rimase alquanto colpito dal nostro gruppetto di ragazze.
Il giorno seguente Il D. mi confidò che trovava i nostri look "da battaglia" abbastanza eccentrici, accattivanti, forse un tantino imbarazzanti, forse un po' eccessivi, eccetera eccetera. In sostanza, pensava che fossimo vestite da battone.Mi disse addirittura che, camminando per la strada con noi, si sentiva in imbarazzo e quando una macchina della polizia ci era passata accanto a passo d'uomo, si era volutamente allontanato da noi perché pensava ci avessero scambiate per prostitute.
Uomini.
Da quella sera Il D. ha iniziato a chiamarmi Horror Battona, espressione azzeccatissima se si vuole dire alla propria amica che bèh insomma ti vesti un po' da.. come dire, un po' da.. da troia ecco. E come dargli torto? Ai suoi occhi non apparivo come una signorina casa et chiesa, ma, povero caro, ignaro di come funziona il mondo femminile, pensava inoltre che mi vestissi con le prime cose (brutte e sbagliate, per lui) che mi capitassero tra le mani. Una calza strappata qui, una borchia là, un po' di pelle nera qua e là, e il gioco era fatto.
Uomini.
Ebbene signori, vi svelo un segreto che tutti sanno: noi donzelle non facciamo mai, e dico mai, niente per caso. Manco i like su Facebook sono casuali e spontanei, figuratevi la scelta di una minigonna.
IL CASO NON APPARTIENE AL MONDO DELLE DONNE, SAPPIATELO.Dunque, anche il look più abominevole che sfila in via Irnerio è sicuramente frutto di un'accurata analisi e di una scelta strategica.
La storia si infittisce se si tratta di prepararsi per un evento importante. E con "evento importante" intendo: caffè con amico, spesa alla Coop, esame, colloquio di lavoro, serata con amiche, concerto di Azealia Banks, selfie su Instagram, laurea (non tua), ... fino ad arrivare al livello massimo dell'ansia da prestazione, ovvero "essere figa per lui" (che ovviamente manco vi degnerà di uno sguardo).Capite bene che anche il peggior look da baldracca da marciapiede necessita di accurata preparazione.
Sembra facile ma vi assicuro che non lo è, basta un piccolo errore per rischiare veramente di essere caricate in macchina dal primo che passa. Perfino Beverly Hills 90210 ce lo insegna, nella puntata in cui Kelly va a una festa in maschera vestita da strega sexy, un po' troppo provocante però visto che poi rischia uno stupro. Che dire di Donna, poveretta lei era vestita da sirena e non aveva ancora capito niente dalla vita.
Vestirsi da minorenne in calore o da meretrice di classe è un lavoro sporco che va trattato con i guanti. Ma non temete, sono qui per aiutarvi.
CONSIGLI PER VESTIRSI (BENE) DA TROIA
1) LA PROFESSIONISTA
Vivian Ward una di noi. Aveva un cuore tenero, ferito sotto quella parrucca biondo platino. Voleva la favola (e chi non la vuole Vivian, chi?) e intanto passeggiava tutta la notte lungo i marciapiedi affollati nei suoi abitini succinti che hanno segnato una generazione. La storia la conosciamo tutti a memoria, alla fine alla povera Vivian va alla grande, si becca il riccone affascinante che, indovinante un po', ricambia il suo amore. Ma il punto della storia che ci interessa è che Vivian è una prostituta e da lei abbiamo molte cose da imparare.Se anche voi volete uscire il venerdì sera con le amiche con l'unico scopo di fare caccia grossa e strage di cuori, il look da prostituta professionista è quello che fa per voi! Via la timidezza e preparatevi a indossare minigonne attillate, abiti dal gusto Nineties, rossetto rosso fuoco e stivaloni al ginocchio muniti di tacco. Perché senza lo stivale in vernice non sarai mai una vera battona. Gioca con gli accessori: catene dorate al collo, cappello da poliziotto, borsa-zainetto in pelle e preservativi sempre con te.
IL CONSIGLIO: Un po' di rossetto sui detti e sarai perfetta!
GET THE MODEL LOOK!
Dall'alto: Balmain, Dsquared2, Mark Fast
2) BOTTANA INDUSTRIALE
Come non ricordare il film Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto, in cui il povero Gennarino si innamora della snob Raffaella Pavone Lanzetti, consumano un amore passionale, morboso sperduti su un'isola deserta e poi... e poi vi guardate il film.
Cosa aveva di tanto speciale la Raffaella? Assolutamente nulla, se non il fatto di essere una silenziosa sporcacciona vestita Ferragamo.
Signore, ecco a voi il look Bottana Industriale, ovvero uno stile sofisticato, elegante, leggermente eccentrico, ma intrigante, ammiccante e, sicuramente, provocante. Oggi potremmo erroneamente affibbiare questo look alle cosiddette Milf, ma fate attenzione, la Bottana Industriale è una donna di gran classe che sa giocare con scolli e spacchi, lunghi abiti seducenti e ampi caftani vedo-non vedo (vedo).
Se anche tu vuoi far uscire la zoccoletta che è in te senza rinunciare all'eleganza, questo è il look che fa per te!
IL CONSIGLIO: Ideale per la stagione primaverile-estiva e per cocktail sulla spiaggia; perfette stampe animalier, ma usatele con giudizio: una tigre di ottanta chili non fa sesso.
GET THE MODEL LOOK!
Dall'alto: Emilio Pucci, Marc Jacobs, Versace.
3) L'INSOSPETTABILE SCIACQUETTA
La Tata! Francesca Cacace è senza ombra di dubbio uno modello di stile ineguagliabile e intramontabile. E cosa ci ha insegnato? Che una gamba nuda al giorno conquista tutto il mondo. E che c'è speranza anche per le bruttine, bassine, scemine, ma molto simpatiche.
Il vostro Being Slut è sobrio e ironico? Questo stile è quello che fa per voi! Non giocate a fare la femme fatale o la sexy a tutti i costi, puntate più che altro sulla simpatia con outfit colorati, semplici, ma che non passano inosservati. Minidress, fuseaux a vita alta, giacche corte e zeppe fantasia: tutto quello che può valorizzare il tuo fisico e il tuo essere provocante, senza dover gridare ai quattro venti che sei una troia.
IL CONSIGLIO: attenzione questo stile può essere facilmente frainteso come "l'amica un po' zoccola". Se invece volete far breccia nel cuore del vostro lui, vi consiglio di abbandonare vestitini e borsete, e di passare ai fatti. Non dimentichiamoci che la Tata ci ha messo dieci anni per arrivare al matrimonio.
GET THE MODEL LOOK!
Dall'alto: Louis Vuitton, Marc Jacobs, Moschino.
4) HORROR BATTONA
Il vostro motto è osare, osare sempre! Ma avete un'anima rock, dark e trasgressiva, amate il nero e il vostro gruppo preferito sono i Joy Division. Fate allora come Taylor Momsen (o altre mille a caso come lei): chiodo di pelle, calze traforate o meglio strappate, tacchi vertiginosi, trasparenze e mini vestiti. Occhio ai dettagli: abbondate con le borchie, crocifissi, croci rovesciate, teschi, anelli pacchini e catene al collo. Esagerate con il make up, soprattutto col trucco pesante sugli occhi e il rossetto (nero è troppo cool!). E ricordate: tutto assolutamente black.
Se avete ancora qualche dubbio, leggetevi un mio vecchio post di quando ero giovane e bulla.
IL CONSIGLIO: Le croci non sono mai abbastanza.
GET THE MODEL LOOK!
Dall'alto: Ann Demeulemeester, Paco Rabanne, Versace.
Tutte le foto: collezioni spring summer 2013, via Style.com
Potrei andare avanti per ore, perché il mondo della Zoccola è così intrigante e affascinante, ha mille sfumature e interpretazioni interessanti che meritano di essere accuratamente studiate.
Tuttavia, quello che conta in questo momento è che abbiate appreso la lezione:- vestirsi da Zoccola non è così facile, ma bisogna seguire un certo criterio logico e di buon gusto. Non basta un vestitino attillato per fare la sgualdrina ad hoc.
- non bisogna fare di tutte le Zoccole un fascio: i look da troia sono molti e diversi l'uno dall'altro, quindi è cosa buona e giusta capire qual è quello che fa per voi e nelle diverse occasioni che ci offre la vita.
- l'abito non fa il monaco, soprattutto in questo caso.
Adesso che siete ben istruite andate e divertitevi, mettete in pratica i miei preziosi insegnamenti e tirate fuori la zoccoletta che è in voi.
E ricordate: UNA CALZA A RETE NON FA DI VOI UNA TROIA.
Cecilia