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Consigli per lo studio (e una soddisfazione tutta personale)

Creato il 28 gennaio 2014 da Automaticjoy
Questa mattina, mentre fuori cadeva la prima nevicata della stagione, su Facebook un'insegnante dell'Arc Academy mi ha scritto 合格おめでとう goukaku omedetou, congratulazioni per la promozione. Nonostante avessi passato mesi studiando a un ritmo senza precedenti, non potevo crederci. Ho passato l'N2 del JLPT.

Consigli per lo studio (e una soddisfazione tutta personale)

Riproduzioni di libri scolastici dal Kyoto Manga Museum

Durante i quindici mesi trascorsi a Kyoto non si contano le volte in cui, presa dallo sconforto, mi dicevo che non stavo facendo abbastanza progressi. Una cosa che ho capito con l'esperienza, e che credo possa essere utile a chiunque studi una lingua, è che difficilmente si apprende in modo uniforme e costante, in linea retta. L'assimilazione di nuovi vocaboli e della grammatica avviene spesso in modo irregolare, a periodi di rapido miglioramento ne seguono altri in cui sembra di non avanzare, ma si stanno in realtà consolidando le basi su cui andare avanti a costruire le nostre conoscenze.

Consigli per lo studio (e una soddisfazione tutta personale)

La fiaba di Momotaro

Dopo aver sbattuto la testa mille volte contro lo stesso kanji che non riuscite a tenere a mente, o esservi disperati perché non capite nulla se provate ad ascoltare le notizie del telegiornale, arriverà un giorno in cui, guardando un film, vi accorgerete che quasi non vi servono più i sottotitoli, o aprirete un sito in giapponese e in un attimo troverete le informazioni che cercate.
L'esposizione continua alla lingua indubbiamente è di immenso aiuto, ma quel che è davvero fondamentale è la costanza nell'esercitarsi un po' ogni giorno, leggendo un articolo, guardando qualche puntata di anime o anche sforzandosi di pensare in giapponese.
Non posso dire di aver mai utilizzato propriamente il metodo All Japanese All The Time, ma la mia scrivania è decisamente monotematica.
Consigli per lo studio (e una soddisfazione tutta personale)
C'è un gattino-origami che abbiamo fatto a scuola uno dei primi mesi e c'è il mio Miroku Bosatsu in miniatura, con l'omamori comprato al Kōryū-ji, accanto a una foto di me e Tomoko subito prima della mia partenza, che ho ricevuto per il mio compleanno, due giorni fa. C'è una bottiglia di sake che mi ha portato Simon dal Kyūshū, il gatto-ciambella che Maria ha vinto quando sono andata a Tokyo con lei e Pontus, l'orologio da polso di Chopper che ho comprato per controllare il tempo durante l'esame del JLPT, il fūrin che avevo appeso alla mia finestra la scorsa estate, le cartoline raffiguranti opere giapponesi che mi ha portato Marco dal British Museum di Londra, il diario con Kaguya-hime che Dan ha fatto per me, e tanti libri dappertutto.
Non è necessario essere immersi in un mare di oggetti giapponesi, ma avere la mente sempre diretta al Sol Levante di sicuro aiuta. Ascoltate musica, guardate film, leggete, cercate di divertirvi mentre imparate, ma soprattutto non lasciatevi mai e poi mai abbattere se vi sembra di non imparare quanto vorreste. Datevi un po' di tempo, e quel passaggio così ostico, o quella regola grammaticale che dimenticate sempre, un giorno diventeranno chiari senza che ve ne accorgiate.

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