Si è chiuso il primo giorno di consultazioni dal Capo dello Stato. Dopo i presidenti di Senato e Camera, Grasso e Boldrini, è stata la volta dei partiti cosiddetti “minori”, ovvero Scelta Civica, il partito dell’ormai ex premier Mario Monti e Sinistra Ecologia e Libertà di Nichi Vendola.In una nota diffusa alla fine delle consultazioni, Scelta Civica auspica che “sia necessario iniziare la legislatura dando vita a un Governo capace di continuare e intensificare l’azione intrapresa nell’ultimo anno per quanto riguarda sia le riforme strutturali, premessa della crescita, sia il ruolo attivo di stimolo dell’Italia nel processo politico europeo”.I punti salvi della compagine montiana restano quelli annunciati in campagna elettorale, ovvero una riforma del lavoro, la tutela delle fasce a rischio, una riforma della giustizia per contrastare la corruzione e la tutela delle libertà di mercato.
Per quanto riguarda invece Sel, il leader Nichi Vendola ha auspicato il tentativo di formazione di un governo Bersani, che dovrà “esprimere il suo impegno sul terreno più alto di innovazione e deve farsi interprete di tutto il coraggio di cui c’é bisogno per tirare fuori l’Italia dal pantano”.
Ora sarà la volta dei partiti che hanno in mano il bandolo della matassa, rappresentando con i loro esponenti la maggioranza dell’arco parlamentare, ovvero Movimento Cinque Stelle, Partito Democratico e Popolo Delle Libertà.
Articolo di Silvio Carnassale.