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Da Fabry2010

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Verrà il giorno: la Bibbia è attraversata dalla profezia, come la vita dall’abitudine e la rassegnazione. La differenza tra Dio e noi è che lui non cede alla corrente, non registra fiaccamente le sconfitte quotidiane, imprecando al destino. Il profeta parla a nome di un Dio carsico, invisibile, che si fa strada anche quando appare, allo sguardo, un deserto inospitale. Da che ne sono consapevole non temo più nulla, anche se tutto mi ferisce. E’ il paradosso inestricabile che si annuncia ogni mattina. Verrà il giorno: è sempre rovente, terribile, incendiario. Dio nessuno lo ha mai visto: abbaglia come il sole; attraverso il grigio delle nuvole ci si illude di coglierne la forma, di inquadrarlo in un sistema. Ma prima o poi si riaffaccia col volto sconvolgente, la presenza mozzafiato. Verrà il giorno in cui piangerò di gioia, perché le mie ali si scioglieranno, finalmente, a contatto col suo fuoco.



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