Continuo a far fatica a comprendervi, cari italiani all’estero…
2 ottobre 2013Questa è l’ultima volta che torno sull’argomento, promesso.
Ho aspettato a farlo, mi son detta basta Angelica continuare a dire che qui in Italia ci stai bene che tanto non ti capiscono. Però poi a un certo punto non ce l’ho fatta.
Un mese fa circa Aldo di Italiansinfuga postò su Facebook una domanda fatta da un suo lettore che gli chiedeva se avesse mai conosciuto chi, partito per l’estero, fosse poi tornato in Italia con la voglia di rimanere.
Naturalmente alzai la mano e risposi Io!!!
Probabilmente fui l’unica…anche se dalle mail che mi arrivano in privato non sono pochi quelli che la pensano come me….
Il bravissimo Aldo non perse tempo e mi propose un’intervista lampo sull’argomento, vi ho postato il video. Qui potete leggere l’intervista: http://www.italiansinfuga.com/2013/09/02/e-se-litalia-non-fosse-cosi-male/
A suddetta intervista, in cui in pratica spiego quanto sia tutto sommato felice di essere nel mio paese, finalmente realizzata, sono seguiti una serie di commenti a dir poco infastiditi. Oltre ad altri invece che mi supportavano ed erano contenti della mia scelta, ma questi ultimi mi sono parsi in netta minoranza.
Per un antropologo, questi commenti potrebbero dare un bello spaccato della nostra società, dei nostri italiani all’estero che sembrano tanto felici di essere all’estero ma appena possono attaccano il proprio paese. E’ un fenomeno sociologico davvero interessante…
La faccio breve. A coloro che si innervosiscono così tanto per così poco, perché in fondo non ho fatto nulla di speciale se non tornarmene a casa, cos’è che non va giù esattamente? Perché tutte le volte che qualcuno prova a dire di volercela fare nel proprio paese viene visto come un miserabile poveretto che non ha capito niente dalla vita e finirà per scontrarsi con un bel muro?
Notizia dell’ultima ora: io non mi sono scontrata, io ce l’ho fatta. E ce ne sono altri come me che ce l’hanno fatta ma non si mettono a impiastrare internet dicendolo, continuano sereni a fare il loro dovere. Sarebbe bello se cominciassero a farlo però!
Nonostante il mio ritorno, continuo a considerare l’Australia un grande paese e porto avanti questo blog per aiutare chi si vuole trasferire e invitare tutti, se nelle loro possibilità, a farsi un’esperienza Down Under perché è vitale, non è importante, è di vitale importanza.
Siete felici e realizzati all’estero? Perché se lo siete, non c’è bisogno di denigrare chi vuole esserlo a casa propria. Se invece continuate a lanciare anatemi su chi qui ci vuole restare vuol dire che c’è qualcosa che non va. Vi rode che io ce l’abbia fatta a fare..cosa esattamente? A rimanere nel mio paese? Ma se il mio paese vi fa così schifo perché vi affannate così tanto a ripeterlo a me che invece tutto sommato lo adoro?
Non vi comprendo davvero. Qualcuno di voi addirittura non vede l’ora di cestinare la cittadinanza italiana, come se fosse portatrice di qualche morbo incurabile. Potete anche tenervi la doppia cittadinanza sapete? Non vi succede nulla tranquilli..
Siate sereni, voi popolo dell’estero. Smettetela di attaccare internet con continue lamentele sulla povera Italia, smettetela di passare il tempo su Facebook a dire quanto siete fieri di essere all’estero perché l’Italia fa schifo, a postare link sui problemi italiani chiedendo al pubblico “Siete ancora convinti di voler rimanere in Italia?”.
Smettetela perché non vi crede più nessuno. Se state bene dove state non c’è bisogno di criticare così aspramente il posto da dove venite. Le critiche costruttive vanno bene, ma quando diventano insistenti frecce avvelenate non servono a nessuno, credetemi.
L’Italia è strapiena di casini come tanti altri paesi, magari è messa peggio, anche se gli Stati Uniti in queste ultime ore hanno dato prova di saper adottare provvedimenti che l’aumento dell’Iva in confronto è acqua fresca. Non vi piace stare qui? E statevene all’estero tranquilli!
Anche io ero avvelenata come voi quando sono partita per l’Australia, mi sfogavo su internet sul mio paese che mi faceva schifo….poi finalmente sono cambiata e ho capito che non serve continuare a lamentarsi: o si torna con la coscienza di voler fare qualcosa per migliorare il proprio destino nel proprio paese o si rimane all’estero senza continuare a denigrare un paese in cui in fondo non si vuole più tornare.
Fate la vostra scelta ma piantatela di sputare sull’Italia.. Può lamentarsi chi ci vive e trova oggettive difficoltà, ma se siete all’estero felici e realizzati, piantatela di prendervela con chi prova a rimanere. E magari ce la fa. E pure bene.
Perché suona come se a voi desse un fastidio tremendo.
Ma di sicuro mi sbaglio.
Come dicono gli aussie, take it easy che la vita è bella.
La Maga