La massima è questa (potete leggere la sentenza qui):
I titolari dello speciale contrassegno invalidi possono usufruire dell'esonero dalle limitazioni di tempo nelle aree di parcheggio a tempo determinato e dai divieti e limitazioni disposti dall'Autorità competente, ma non hanno il diritto sia alla gratuità della sosta sia alla sosta nella fermata di autobus.
Di fatto il disabile non è esentato dal pagamento della tariffa per il parcheggio dell'autovettura a suo servizio negli spazi di sosta in zona delimitata dalle c.d. "strisce blu", neppure ove siano indisponibili i posti riservati dall'art. 11, comma 5, del suddetto decreto.
La motivazione è che dalla gratuità della sosta deriva un vantaggio economico e non è un vantaggio alla mobilità del disabile, come già sentenziato nel passato dalla Corte di Cassazione.
Va bene il discorso dell'intralcio al traffico o della sosta selvaggia su spazi riservati a bus o su isole spartitraffico ed è giusto, però mi piace sempre pensare ai casi limite: se c'è un solo parcheggio per i disabili in un quartiere dove abitano 10 disabili e ci sono le strisce blu (è un esempio vero accertato in città molto grandi come Milano), se i vigili fanno un controllo e trovano le auto dei disabili nelle blu senza aver pagato, che fanno? Le sanzioni a ognuno di loro? E poi mi domando se uno paga e non ha limiti temporali, quanto deve pagare: un'ora, due? In questo caso si chiama balzello.
Sì bravi così l'assegno di accompagnamento se lo riprende presto il Comune.
Ah l'Italia.